Sanità e terzo mandato, si apre la crisi nella giunta Fedriga: gli assessori rimettono le deleghe

Trieste – Si apre la crisi nella giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. Gli assessori della Lega, della Lista Fedriga Presidente e di Forza Italia hanno rimesso nelle mani del presidente Massimiliano Fedriga le rispettive deleghe, in un gesto che sancisce la rottura all’interno della maggioranza di centrodestra. La scelta è maturata al termine di un vertice tra i segretari regionali delle forze di governo.

Ad innescare la frattura, le dichiarazioni del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani (Fratelli d’Italia), che in un’intervista al quotidiano locale Il Gazzettino ha criticato duramente i ritardi nell’attivazione del nuovo ospedale di Pordenone. Inaugurato lo scorso dicembre, il presidio non è ancora pienamente operativo. Il ministro ha parlato di «inefficienze» e ha attribuito la responsabilità alla gestione dell’Azienda sanitaria, in particolare al direttore generale Giuseppe Tonutti, nominato dalla giunta regionale.

La replica della Lega non si è fatta attendere. Il segretario regionale Marco Dreosto ha definito le parole di Ciriani un attacco «irresponsabile», che ha reso inevitabile la decisione di rimettere le deleghe. Al tempo stesso, è stata ribadita la fiducia nel presidente Fedriga, al quale è stato lasciato il compito di valutare i prossimi passi.

Fedriga ha scelto un tono misurato, ma fermo. «Quando la politica entra in dinamiche di potere, fa danno ai cittadini. Io voglio continuare a lavorare per dare risposte concrete», ha affermato pubblicamente durante il Link Media Festival di Trieste. Parole che si legano a un’altra dichiarazione, rilasciata a margine del Festival delle Regioni a Venezia: «Ci sarà tempo per fare le dovute valutazioni. Io faccio il presidente con un mandato popolare e intendo onorarlo dando risposte ai cittadini. Mi allontano dai giochi di potere, quella politica non mi piace».

Sullo sfondo dello scontro emergono questioni politiche più ampie, in particolare quella del terzo mandato per i presidenti di Regione. La Lega sostiene da tempo l’ipotesi di superare il limite attuale, aprendo la strada a una ricandidatura di Fedriga nel 2027. Fratelli d’Italia, al contrario, si oppone. «Credo sia sbagliato – ha osservato Fedriga – ragionare solo a partire dalle situazioni contingenti. La domanda da porsi è come rappresentare al meglio la volontà dei cittadini. Se impediamo loro di scegliere, rischiamo di danneggiare la democrazia».

La crisi resta aperta e al momento non si intravedono soluzioni immediate. Fedriga ha annunciato che si confronterà nei prossimi giorni con il vertice di Fratelli d’Italia, a partire dalla segretaria nazionale Arianna Meloni. Un incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è previsto a breve a Venezia.

Il centrodestra regionale, che governa compatto dal 2023, attraversa così la sua fase più delicata. Lo scontro tra Lega e Fratelli d’Italia sulla gestione della sanità – e in particolare sull’ospedale di Pordenone – ha fatto emergere un malessere più profondo, che tocca anche il futuro equilibrio politico della Regione. Ora la parola passa a Fedriga, chiamato a decidere come uscire dall’impasse.

L’opposizione

“Dovrebbero dimettersi tutti per lo spettacolo indegno che stanno dando ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Sono stati eletti per governare e litigano. La crisi della Giunta Fedriga è realtà e mostra tutta la debolezza della coalizione di centrodestra, che abbiamo più volte sottolineato. Il braccio di ferro per il potere dimostra l’inadeguatezza della destra di fronte alle responsabilità del governo. Ora toccherà a Fedriga riappiccicare i cocci della sua maggioranza che evidentemente non sa governare, visto che si aprono faglie al primo scossone. Non vorremmo fosse solo una strategia per ottenere il terzo mandato, visto che tutto questo capita non a caso a pochi giorni dalle motivazioni della Corte costituzionale che impedisce il terzo mandato. E intanto restano irrisolti e in attesa sul tavolo tutti i problemi che sentono i cittadini, prima di tutto la sanità territoriale”. Lo dichiara la segretaria regionale Pd Fvg Caterina Conti, dopo che si è aperta una crisi nella maggioranza di centrodestra in Friuli Venezia Giulia.

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