Crisi “conclusa” o siamo appena all’inizio? Il punto di vista del direttore
Pordenone – Tanto tuonò che non piovve. Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha chiuso ufficialmente questo pomeriggio, dopo l’incontro di maggioranza, la crisi apertasi la scorsa domenica, quando sono state ritirate le deleghe a gran parte della Giunta regionale. La coalizione ha così ritrovato una coesione, puntando sul governatore, che viene investito del ruolo di garante dell’unità del centrodestra regionale.
È stata, tra l’altro, esclusa l’ipotesi di un rimpasto di Giunta, di cui in questi giorni si era parlato molto, con la possibilità che l’assessorato alla Sanità fosse tolto dalle mani di Riccardi per finire, si diceva, con qualche probabilità, a Cristina Amirante, del Pordenonese appunto – luogo dove era nato il casus belli – e di Fratelli d’Italia. Invece, le deleghe degli assessori resteranno invariate e il governatore Fedriga presenterà in Consiglio una mozione su cui chiederà la fiducia.
Fin qui la cronaca. A questo punto, alcune considerazioni: l’uomo della strada si chiede se serviva fare tutto questo rumore, se poi il risultato è che tutto rimane completamente come prima. Ma l’impressione di chi scrive è che non sia proprio così.
Nel senso che qui si è capito che siamo solo all’inizio di una lunga partita tra Fratelli d’Italia e la Lega, con il ministro Luca Ciriani (FdI) in pole position per una possibile candidatura alle prossime elezioni regionali del 2028, e con il governatore Fedriga che continua a pensare alla possibilità di un terzo mandato.
Il match quindi è solo all’inizio e di sicuro vedremo ulteriori schermaglie. Che continueremo a seguire attentamente.
Maurizio Pertegato