Agricoltura sostenibile in Palestina, il Commercio Equo come forma di resistenza. Se ne parla a Trieste
Trieste – In Palestina coltivare datteri, grano per il cous cous e za’atar non è solo economia: è autodeterminazione. Lavorare la terra significa difendere il diritto di restare, che l’occupazione tenta ogni giorno di negare.
Dal 18 al 21 ottobre Fondazione Altromercato insieme ad Altromercato ospita Mohammed Hmidat, direttore esecutivo di PARC – Al Reef Palestina per portare in Italia una testimonianza diretta su come l’agricoltura palestinese continui a resistere e a generare vita dentro l’assedio.
Dopo le tappe di Firenze, Pisa e Verona, Mohammed Hmidat sarà a Trieste lunedì 20 ottobre, alle ore 18:00 al Circolo della Stampa (corso Italia 13) grazie alla collaborazione con le Botteghe del Mondo di commercio equo e solidale locali, socie di Altromercato — Senza Confini Brez Meja e Bottega del Mondo Società Cooperativa – Il Mosaico —, e con Articolo 21 FVG.
Mohammed Hmidat testimonierà come i fondi raccolti siano stati impiegati da PARC e Al Reef per garantire la sopravvivenza immediata e insieme per difendere la possibilità di un futuro attraverso il lavoro agricolo e le filiere del commercio equo.
Gli incontri nascono all’interno della campagna Building Hope for Gaza, che ad oggi ha raccolto 99.200,57 euro, contribuendo — insieme ai fondi mobilitati da altre organizzazioni del commercio equo nel mondo — a sostenere gli interventi di emergenza coordinati da PARC.
Da ottobre 2023 ad oggi, oltre 5,1 milioni di persone nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania hanno ricevuto aiuti alimentari, acqua potabile, kit igienici, rifugi e beni essenziali. Dietro ogni cifra ci sono famiglie, contadini, comunità che non sono state lasciate sole.
«In un’economia globale che arma e devasta, la scelta del commercio equo è una scelta di giustizia. È la risposta di chi, anche sotto assedio, continua a coltivare, trasformare e commerciare i frutti della propria terra» dichiara Beatrice De Blasi, Portavoce di Fondazione Altromercato.