Al via la terza edizione del Festival dell’informazione “Il mondo fuori”: “Raccontare il confine Storie e immagini tra passato, presente e futuro”
FVG – Terza edizione per il Festival dell’informazione “Il Mondo fuori” organizzato dal Comune di Cormòns: appuntamento nel cuore del Collio da giovedì 20 a sabato 22 novembre con un programma intenso, dedicato al tema “Raccontare il confine Storie e immagini tra passato, presente e futuro” che è stato presentato oggi dal sindaco Roberto Felcaro, dall’assessore alla cultura Anna Bortolotti, dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti FVG Furio Baldassi da Luana de Francisco, giornalista e direttore artistico del festival.
“Il Festival è iniziato quasi come una scommessa tre anni fa e oggi siamo alla terza edizione con un programma di alto livello e che, quest’anno racconta il nostro territorio di confine come elemento di grande opportunità”, ha commentato il sindaco Felcaro.
Nell’anno irripetibile in cui due città gemelle e transfrontaliere sono capitale della cultura, il focus del festival non poteva che essere il tema del confine. Dopo aver acceso i riflettori sui conflitti in corso con la prima edizione e su come i social media abbiano cambiato l’informazione e la vita dei singoli e delle comunità con la seconda edizione, quest’anno Il mondo fuori porta in luce il significato di confine attraverso il giornalismo, i racconti di guerra, l’arte contemporanea, la musica e anche attraverso importanti temi dell’attualità e della vita quotidiana come la sostenibilità ambientale e le tradizioni enogastronomiche di una regione che vive da sempre su più confini.
“La terza edizione de Il Mondo fuori è un invito a guardare ai confini non come muri, ma come luoghi in cui le storie si incontrano – spiega Anna Bortolotti, Assessore alla cultura di Cormòns –. In un anno in cui Gorizia e Nova Gorica sono Capitale Europea della Cultura, il nostro territorio ha l’occasione di raccontarsi proprio attraverso ciò che lo ha segnato di più: il confine e la sua trasformazione nel tempo. Riteniamo fondamentale sostenere progetti che valorizzino la nostra storia e, allo stesso tempo, aprano lo sguardo verso nuove prospettive e nuove generazioni. Il Mondo Fuori vuole essere esattamente questo: un luogo in cui riflessione, ricerca, arte e comunità si incontrano per dare forma a una narrazione contemporanea del confine.” “Ringraziamo – continua Bortolotti – tutte le istituzioni e i partner che hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione, a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Carigo, insieme con i curatori, agli esperti, agli artisti e agli uffici comunali. Questa collaborazione conferma quanto il lavoro condiviso sia essenziale per continuare a far crescere la vita culturale del nostro territorio.”
Sono tre i giorni di festival, da giovedì 20 a sabato 22 novembre, con due “incursioni” nelle cantine del territorio cormonese.
“Il nostro obiettivo è semplice: offrire occasioni di incontro e confronto. – spiega Luana de Francisco, giornalista e direttore artistico del festival – Una via breve per conoscere, esplorare, emozionarsi. Quest’anno più che mai, grazie a un tema che abbraccia passato, presente e futuro e che abbiamo immaginato di proporre attraverso un mosaico di storie, esperienze e tradizioni così potenti da varcare soglie e abitare il confine come spazio vivo.”
Si parte giovedì 20 novembre alle 18.30 al Museo Civico del Territorio con l’inaugurazione della mostra Limina – Borders_Confini_Grenzen_Meje_Confinz con una selezione di artisti contemporanei che spaziano dalla pittura all’installazione, curata da Ivan Crico con QuiAltrove ed Erpac Fvg.
In serata alle 21, alla Sala Civica comunale, l’incontro con due delle più note e autorevoli voci del giornalismo: l’inviata di guerra della Rai, Lucia Goracci, e l’analista geopolitico e direttore di Domino, Dario Fabbri, moderati dal vicedirettore del Gruppo Nem, Paolo Mosanghini, dialogheranno sui “confini invisibili e popoli divisi”, per leggere cause, effetti e prospettive dei conflitti contemporanei.
La mattinata di venerdì 21 novembre è dedicata ai più giovani e alle scuole del territorio con il workshop Fotografia di confine – Raccontare il muro invisibile, a cura di Mara Fella, dell’Associazione Macross e più tardi la visita guidata alla mostra Limina.
Alle 10.30 Alessandro Cattunar presenta il suo libro Storia di una linea bianca, racconto di come una semplice traccia possa spaccare luoghi e vite. Alle 17.30 nella Cantina Polje, si parla di “ecosistemi di confine” tra autoproduzione, rifiuti zero e gestione sostenibile delle foreste con la divulgatrice ambientale Elisa Nicoli e il docente Giorgio Alberti,chiudendo con una degustazione.
La sera alle 20.30 in sala civica è un tuffo nel passato e nella storia con l’incontro “Memorie di confine” che riunisce lo storico Raoul Pupo, lo scrittore-storico Angelo Floramo e il direttore del Kulturni dom di Gorizia Igor Komel per intrecciare macrostoria e microstorie di frontiera. L’incontro garantisce due crediti formativi ai giornalisti iscritto all’Ordine.
Sabato 22 novembre alle 11 la frontiera diventa musica con il “Jazz & Taste” dell’Azienda Agricola Magnas e con il Teo Collori Trio che attraversa generi senza etichette, seguito da una degustazione.
Alle 17, nella sala di rappresentanza del comune, spazio alla “cucina di confine” con gli chef Fares Issa e Kevin Gaddi, tra racconti, assaggi per tutti e accenti transfrontalieri grazie al talk “Cucina di confine: saperi e sapori di chef”
Gran finale alle 20.30 nella Sala civica Comune con “Una vita spericolata – Robert Capa”, uno spettacolo multimediale tra voci, musica dal vivo e illustrazioni che restituisce lo sguardo di uno dei fotoreporter di guerra più famosi al mondo che immortalò anche il D-Day dello sbarco in Normandia del 6 giugno 1944.
“L’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia ha accolto con particolare piacere l’invito alla manifestazione, intesa anche come simbolo della grande ricchezza culturale del territorio. – commenta il presidente Furio Baldassi – Una regione che ha sempre fatto della sua multiculturalità e multietnicità un fiore all’occhiello, un di più che ci caratterizza e ci rende cittadini europei orgogliosi e particolari. I rapporti di confine con la Slovenia, poi, cresciuti e migliorati nei decenni fino a culminare nella candidatura comune di Gorizia e Nova Gorica a Capitale europea della Cultura 2025, confermano che la via della collaborazione intrapresa è quella giusta.”
Durante le giornate del festival, Cormons ospiterà l’auto del team Saphir du Desert in partenza a fine dicembre con il Rust2Dakar, il charity rally che ogni anno viene organizzato dalla ONG Tavolo8. L’obiettivo è portare a destinazione i mezzi partecipanti per metterli a disposizione della ONG ed essere usati nei progetti di cooperazione in loco o utilizzati per finanziare gli stessi. La destinazione dei 24 equipaggi in partenza è la Guinea Bissau: a Cormons sarà protagonista la Opel Zafira del Team Saphir du Desert che sarà donata a destinazione dopo aver percorso circa 5.000 km attraversando il Sahara occidentale, gli stati del Marocco, Mauritania, Senegal e Gambia.
Tutti gli incontri del festival sono gratuiti, ad ingresso libero.

