Addio ad Aldo Colonnello, maestro e animatore culturale del Friuli Occidentale

Montereale Valcellina (Pn) – Si è spento il 16 dicembre 2025 all’età di 85 anni Aldo Colonnello, lasciando dietro di sé un patrimonio fatto di relazioni, libri, ricerche e passione civile. Maestro elementare, animatore culturale e instancabile promotore della conoscenza, è stato una figura di riferimento per il Friuli Occidentale, capace di intrecciare educazione, storia locale e attenzione alle comunità periferiche.

Nato nel 1940 a Spilimbergo, Colonnello si era formato all’Istituto magistrale “Caterina Percoto” di Udine. La sua carriera nella scuola inizia nel 1959 con il servizio pre-ruolo a Maniago e Tramonti di Sotto. Dal 1962 insegna come maestro elementare in diversi comuni della pedemontana pordenonese, tra cui Navarons di Meduno, Claut e Fanna, fino a trovare a Grizzo di Montereale Valcellina il luogo in cui avrebbe lasciato il segno più profondo. Qui, dal 1967 al 1997, diventa un punto di riferimento per una didattica innovativa e sperimentale, osservata con interesse anche da pedagogisti dell’epoca.

Accanto all’impegno educativo, Colonnello ha costruito un’intensa attività culturale. Nel 1969 fonda a Montereale Valcellina il Circolo Culturale Menocchio, pensato come spazio di confronto critico, lettura e ricerca, e contribuisce alla nascita della Biblioteca civica, che anima per decenni con incontri, conferenze e dibattiti dedicati alla storia antica, alla linguistica e alla poesia dialettale friulana. Forte è stato anche il suo interesse per l’archeologia: promuove scavi, iniziative divulgative e pubblicazioni, tra cui Tracce archeologiche di antiche genti, con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti la conoscenza del passato.

Il suo approccio libero, curioso e inclusivo gli è valso il soprannome di “Menocchio del nostro tempo”, a sottolineare l’attenzione costante verso le periferie culturali e sociali. Nel corso degli anni ha fatto parte anche della giuria del Premio letterario “Giuseppe Malattia della Vallata”, contribuendo alla valorizzazione della scrittura e della memoria locale.

Nel 2016 l’Università di Udine gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze della Formazione Primaria, riconoscendo il valore di una vita spesa tra scuola, ricerca e promozione culturale.

Il ricordo di Massimo Moretuzzo

«Aldo ha trasformato la sua passione per la conoscenza in un dono per la comunità – così lo ricorda il consigliere regionale Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) –. Nato a Spilimbergo nel 1940, portò nelle scuole del Friuli un’aria nuova, fatta di sperimentazione e curiosità, insegnando ai bambini a guardare oltre i confini dei libri di testo, tanto da essere riconosciuto e apprezzato da grandi pedagogisti del tempo. La sua sete di cultura lo spinse a fondare la Biblioteca civica di Montereale, che divenne presto un cuore pulsante di incontri e iniziative, e a dedicarsi con entusiasmo all’archeologia, riportando alla luce frammenti di storia antica. Nel 1989 diede vita al Circolo culturale Menocchio: un luogo di libertà e confronto, capace di attrarre studiosi, poeti e intellettuali da tutta Italia. Qui Colonnello intrecciò dialoghi con figure come Carlo Ginzburg, Elio Bartolini, Federico Tavan, Pierluigi Cappello e Claudio Magris, e seppe dare voce a una terra che voleva raccontarsi al mondo. La sua apertura, riconosciuta da pensatori come Predrag Matvejevič, lo rese simbolo di pace e convivenza, un uomo capace di unire radicamento nella terra friulana e respiro universale. La sua vita è stata una rete di amicizie, di libri, di scavi e di parole condivise – conclude Moretuzzo –: un mosaico che racconta la forza di chi crede che la cultura sia un ponte e non un confine. Per questo, molti lo hanno definito un Menocchio del nostro tempo: un intellettuale che ha saputo incarnare lo spirito di libertà e ricerca che rende viva una comunità, lasciando un segno indelebile nel Friuli e oltre».

(Foto tratta da: QuiUniud)

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