Alla Camera dei Deputati la richiesta di tutele giuridiche anche ai sindaci per la Protezione Civile
Roma – L’emendamento legislativo approvato nei giorni scorsi al Senato ha chiarito che volontari e coordinatori locali della Protezione Civile e della Croce Rossa non sono equiparati a datori di lavoro o dirigenti per gli obblighi di sicurezza sul lavoro, garantendo così una tutela fondamentale per il volontariato e la sua piena operatività.
Tuttavia, come sottolineato dall’on. Pizzimenti (Lega) in una nota, questo emendamento rappresenta solo un passo iniziale: la tutela giuridica non si estende ancora ai sindaci e agli amministratori locali, che spesso si trovano esposti a rischi penali pur operando in condizioni di emergenza per il bene delle loro comunità.
Le associazioni di volontariato in testa, alcune Regioni e rappresentanti politici di tutti gli schieramenti, tra cui la deputata PD Debora Serracchiani, stanno spingendo per un intervento normativo più ampio e coordinato che metta in sicurezza anche gli amministratori.
“Fin dall’inizio del suo mandato, questo governo ha lavorato per tutelare chi si dedica alla sicurezza della collettività – fa sapere il deputato di Fratelli d’Italia Enzo Amich. In linea con questa visione, ho presentato un ordine del giorno al Dl economia per garantire tutela ai coordinatori di Protezione Civile, comunali, provinciali e città metropolitane, nonché ai sindaci. L’obiettivo è chiarire l’applicazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, escludendo questi volontari da responsabilità penali inappropriate, e valorizzare così il loro ruolo essenziale. I volontari, che operano gratuitamente, non possono essere equiparati a datori di lavoro o dirigenti”.
“Chiedo al Governo – prosegue Amich – di estendere a coordinatori e sindaci le garanzie di un recente emendamento, consentendo loro di agire senza timore di procedimenti penali inappropriati, pur mantenendo obblighi di formazione e dotazioni di sicurezza. Come coordinatore della Protezione Civile durante la pandemia, ho vissuto in prima persona le difficoltà di chi opera sotto la minaccia di inchieste, nonostante l’impegno altruistico. È inaccettabile che chi protegge la collettività tema conseguenze legali. Difendere chi ci protegge è un dovere: il volontariato va tutelato”.
“Ora – scrive il deputato della Lega Graziano Pizzimenti – con l’approvazione dell’Ordine del giorno che ho sottoscritto alla Camera, chiediamo al Governo di valutare l’opportunità di una riforma organica del regime di responsabilità che riguardi anche i sindaci e gli amministratori locali, che troppo spesso si trovano esposti a rischi penali pur operando in condizioni di emergenza e per il bene delle loro comunità”.
“Nel Friuli Venezia Giulia – aggiunge l’on. Pizzimenti – sappiamo bene quanto il sistema di protezione civile sia radicato e funzionale grazie alla collaborazione tra volontari e Comuni. È proprio per questo che diventa urgente intervenire: non possiamo lasciare soli i sindaci, spesso in prima linea senza strumenti adeguati per proteggersi da conseguenze sproporzionate. La Lega continuerà a lavorare per costruire un quadro normativo più equo e coerente, che tuteli davvero chi si assume responsabilità per il bene della collettività, senza essere schiacciato dalla burocrazia o dal timore di sanzioni ingiuste” conclude Pizzimenti.