Altri 20 milioni di euro nella manovra di fine anno per riparare i danni del maltempo

Trieste – Il Consiglio regionale nel corso di una seduta specifica della 4ª Commissione, ha approvato uno stanziamento di bilancio di ulteriori 20 milioni di euro per riparare i danni delle tempeste abbattutesi sul Friuli Venezia Giulia. Parte di tale cifra è destinata alla copertura dei lavori di ripristino già effettuati.

Ne dà notizia l’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ha partecipato all’informativa data in IV Commissione consiliare sui danni causati dal maltempo che ha colpito la regione fra ottobre e novembre scorsi, assieme all’assessore alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro.

Per il maltempo all’opera circa 3400 volontari

Dal 24 ottobre al 5 novembre la Protezione civile del Fvg attraverso il Centro funzionale decentrato (Cfd) ha emesso e gestito ben 11 allerte regionali.

Complessivamente sono stati attivati dalla sala operativa regionale 3.386 volontari con 1.092 mezzi impegnati in attività di monitoraggio, sorveglianza argini, supporto presidi idraulici e interventi a tutela del territorio.

Altri 20 milioni di euro nella manovra di fine anno

Per far fronte allo stato d’emergenza sono stati impegnati 2,5 mln di euro di fondi che si sono aggiunti a quelli impegnati nelle precedenti allerte per il periodo dal 24 ottobre al 30 novembre per un totale di 3,9 mln di euro.

L’attività dell’ufficio pronto intervento in emergenza (Pie) ha avviato 33 interventi di somma urgenza in 21 Comuni. Sono stati contrattualizzati 1,5mln di euro mentre numerosi altri interventi stanno per essere avviati a seguito dei sopralluoghi in corso.

“Interverremo nella manovra di bilancio con ulteriori 20 milioni di euro – ha aggiunto Riccardi -. La dotazione complessiva delle risorse assegnate al fondo nella manovra di bilancio oltre a dare copertura alle spese già impegnate del valore di 3,9 mln, saranno destinate in prima battuta alle attività di ripristino delle condotte di distribuzione dell’acqua nel cividalese, sull’area prealpina (Frisanco, Clauzetto e Forgaria), sulla linea di costa in particolare nei Comuni di Trieste e Muggia e poi si sommeranno tutte le altre valutazioni che emergeranno dalla ricognizione in atto che si concluderà il prossimo 1 dicembre”.

A seguito degli importanti danni patiti dal territorio, infatti, è stato richiesto al dipartimento nazionale di Protezione civile nazionale la deliberazione dello stato di emergenza nazionale ed avviato nei Comuni e con gli Enti gestori di pubblici servizi una ricognizione completa.

Riccardi ha evidenziato come a tutela del territorio, in termini di prevenzione e sicurezza, sono state stanziate risorse statali e in parte regionali, negli ultimi 5 anni, pari a 500 milioni di euro per 1.200 cantieri “uno sforzo importante per garantire condizioni di sicurezza migliori anche se c’è ancora molto da lavorare con un impegno da parte di tutti ma se non si fosse realizzato sicuramente conteremmo un bilancio diverso”.

A dettagliare sulle mareggiate di ottobre e novembre scorsi e sugli interventi a Grado e Lignano Sabbiadoro è stato invece l’assessore Scoccimarro.

I danni delle mareggiate

“Con un finanziamento di oltre 8 mln deciso dalla Giunta regionale, l’assessorato alla difesa dell’Ambiente ed energia ha iniziato l’iter utile per realizzare la messa in sicurezza dei canali navigabili ed i ripascimenti degli arenili di Grado e Lignano, pesantemente erosi dalle mareggiate di novembre – ha riferito Scoccimarro -. La stima dei danni agli arenili effettuata dai Comuni ammonta a circa 4,5 mln per Grado e 4,2 mln di euro per Lignano. La Regione, oltre alla messa a disposizione delle risorse finanziarie ha altresì deciso di mettere a disposizione le strutture degli uffici per il coordinamento delle progettazioni e la realizzazione dei lavori”.

“La corsa contro il tempo è iniziata – ha proseguito Scoccimarro -; in entrambe le località vanno realizzati lavori di dragaggio e ripascimento degli arenili per oltre 150.000 mc di sabbia entro l’inizio della stagione estiva, ovvero per i primi di maggio. In 5 mesi la Regione deve progettare, raccogliere le autorizzazioni e realizzare i lavori di ripascimento per un volume di 6 volte superiore all’ordinario. Infatti solo a Lignano Sabbiadoro ogni anno i ripascimenti vengono effettuati per volumi di circa 50.000 mc e quest’anno siamo a 3 volte tanto per Lignano, 150.000 mc, ed altrettanti a Grado”.

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