ASUGI, ASUFC e ASFO: al via la campagna vaccinale antinfluenzale 2025-2026 in Friuli Venezia Giulia

FVG –

Le tre aziende sanitarie regionali — ASUGI, ASUFC e ASFO — comunicano che la campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 2025-2026 prenderà il via martedì 14 ottobre 2025.

La vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone più a rischio di complicanze, ovvero:

  • persone con età pari o superiore a 60 anni;
  • bambini fra 6 mesi e 6 anni;
  • donne in gravidanza in qualunque trimestre e nel periodo postpartum;
  • donatori di sangue;
  • soggetti con patologie che aumentano il rischio di complicazioni influenzali;
  • familiari e contatti di persone ad alto rischio;
  • categorie lavorative con contatti frequenti con il pubblico o con animali potenzialmente veicolo di virus influenzali.

In ciascuna azienda sanitaria la vaccinazione potrà essere effettuata presso il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta o i centri vaccinali aziendali. In ASUGI è consolidata la collaborazione tra specialisti del territorio e ambulatori vaccinali ospedalieri su prenotazione. Anche in questa stagione, in alcune farmacie aderenti sarà possibile vaccinar(si) (con le consuete esclusioni).

In aggiunta, sarà possibile sottoporsi al vaccino anti-COVID-19 aggiornato nella stessa campagna, previa prenotazione nei centri regionali, tramite Call Center, CUP e farmacie.

Il pericolo del virus influenzale per i pazienti fragili

Gli esperti lanciano l’allarme: per la stagione influenzale 2025-26 sono attese ondate di diffusione sostenuta, con stime di 15-16 milioni di casi in Italia.

In Australia, “apripista stagionale”, sono stati osservati sintomi più aggressivi del solito, con variazioni cliniche che fanno temere un peggioramento dell’impatto anche sull’Emisfero Nord.

Le persone fragili — ovvero anziani, pazienti con patologie croniche, immunodepressi e soggetti con comorbilità — sono le più vulnerabili alle complicanze gravi, che includono polmonite, insufficienza respiratoria, ricovero ospedaliero e rischio aumentato di mortalità. Studi sistematici sul carico dell’influenza in Italia indicano che ogni anno l’influenza è responsabile di un notevole numero di ospedalizzazioni e decessi, specialmente nelle fasce più deboli della popolazione.

Inoltre, l’influenza può aggravare condizioni preesistenti (come malattie cardiache, respiratorie o metaboliche), accelerare il declino nei soggetti fragili e provocare un incremento della pressione sui servizi sanitari in un contesto in cui saranno contestualmente attivi altri virus respiratori (ad es. COVID-19, RSV).

Per queste ragioni, per chi è fragile la vaccinazione antinfluenzale non è solo una misura preventiva, ma una componente essenziale di una strategia di protezione individuale e collettiva.

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