Carburanti agevolati, la Camera di Commercio: “Mai dichiarata l’indisponibilità a gestire tessere”
Pordenone/Udine – La Camera di Commercio Pordenone-Udine interviene con decisione dopo quanto emerso durante la II Commissione del Consiglio regionale, dove all’Ente è stato attribuito un presunto rifiuto a proseguire la convenzione per la gestione della tessera del carburante agevolato. Una ricostruzione che la Cciaa definisce «istituzionalmente offensiva e distante dai fatti».
«In nessun passaggio degli incontri avuti – chiarisce il presidente Giovanni Da Pozzo – la Camera di Commercio ha espresso indisponibilità a proseguire la convenzione. Nell’ultima riunione a Trieste, alla quale ho partecipato insieme al collega della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, ci era stato prospettato per la prima volta il tema di una disdetta unilaterale da parte della Regione. In quella sede si era convenuto di valutare anche la situazione dei lavoratori delle due società consortili impegnati nel servizio. Dopo quell’incontro – risalente allo scorso aprile e non concluso con alcuna decisione ufficiale – non è seguito alcun ulteriore confronto, fino alla decisione unilaterale della Regione di sospendere la convenzione».
La Cciaa segnala inoltre il metodo con cui la questione è stata sollevata. «È spiacevole apprendere dichiarazioni che ci riguardano da una Commissione alla quale non siamo stati convocati, nonostante siamo l’ente che per tutti questi anni ha portato avanti, con capacità e correttezza, una competenza regionale – prosegue Da Pozzo –. L’ultimo confronto a cui abbiamo partecipato si era concluso, come detto, in modo interlocutorio. Siamo ancora in attesa di essere richiamati per definire insieme un percorso chiaro di transizione».
Il presidente respinge anche qualsiasi lettura che lasci intendere fratture tra le due Camere di Commercio regionali. «Non accettiamo insinuazioni che cerchino di contrapporre Pordenone-Udine e Venezia Giulia: la posizione è sempre stata condivisa».
La Camera di Commercio Pn-Ud ribadisce infine la propria disponibilità a un percorso istituzionale trasparente e collaborativo, «ritenendo essenziale – conclude Da Pozzo – che scelte così rilevanti, per il servizio ai cittadini e per i lavoratori coinvolti, siano affrontate con correttezza, confronto e lealtà istituzionale reciproca».

