Concessionaria auto evade tasse per 400mila euro dopo la bancarotta fraudolenta: sequestrate 67 auto

Cervignano del Friuli – La Guardia di Finanza di Udine ha sequestrato beni per oltre 400.000 euro, tra cui 67 automobili, corrispondenti alle imposte evase in tre anni da un concessionario auto di Cervignano.

I finanzieri, diretti nelle indagini dalla Procura della Repubblica di Udine, hanno assicurato all’Autorità Giudiziaria un complesso di beni equivalenti nel valore alle imposte evase con diversi reati tributari e una bancarotta fraudolenta.

Le ipotesi di reato pendenti sull’imprenditore sono: omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documentazione contabile, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e bancarotta fraudolenta.

A seguito di una verifica fiscale nei confronti di una concessionaria di autovetture, è stato accertato che il titolare, non presentando alcuna dichiarazione fiscale, aveva omesso il pagamento delle imposte dovute e, nel tentativo di sottrarre il proprio patrimonio all’Erario, aveva pilotato la società oggetto di verifica verso la bancarotta.

Successivamente, utilizzando altre società intestate a dei prestanome, ma di fatto da lui amministrate, l’imprenditore ha continuato a svolgere la sua attività di commercio di automobili perseverando, tra l’altro, negli illeciti tributari.

Le Fiamme gialle, anche attraverso l’analisi dei conti correnti intestati all’imprenditore indagato, hanno accertato che le disponibilità liquide che sarebbero state da destinare al pagamento delle imposte erano state invece sia prelevate in contanti, sia destinate al finanziamento delle società intestate a dei prestanome, costituite dopo aver fatto fallire la ditta oggetto dell’accertamento fiscale.

Queste circostanze, unite al fatto che l’indagato era costantemente presente nella sede di aziende formalmente non di sua proprietà, dove tra l’altro continuava a condurre personalmente le compravendite di autovetture, hanno consentito di qualificare lo stesso come amministratore di fatto delle neo costituite persone giuridiche.

Il GIP del Tribunale di Udine, accogliendo la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica sulla base delle risultanze investigative della Compagnia di San Giorgio di Nogaro, ha disposto il sequestro dei beni dell’imprenditore per l’importo corrispondente alle imposte evase e, proprio tenendo conto della sua qualifica di amministratore di fatto, ha ordinato il sequestro dei beni a lui riconducibili anche per interposta persona.

Quest’ultima scelta è risultata decisiva per il sequestro: infatti, come facilmente prevedibile, l’imprenditore indagato si era ormai spogliato di tutti i suoi beni risultando formalmente nullatenente ma, aggredendo i beni delle società a lui riconducibili, sono state poste sotto sequestro ben 67 autovetture.

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