Conclusi gli Stati Generali della Protezione Civile FVG dopo un anno e mezzo di lavoro comune
Udine – Si è concluso ieri, 20 ottobre, il percorso degli Stati Generali della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, un’iniziativa durata oltre diciassette mesi che ha coinvolto decine di gruppi comunali e associazioni del territorio in un lavoro di confronto e progettazione sul futuro del sistema regionale di protezione civile.
L’incontro finale, svoltosi nell’auditorium della sede della Regione a Udine, ha visto la partecipazione dei coordinatori dei gruppi comunali e dei presidenti delle associazioni di volontariato, riuniti in una consulta plenaria per presentare i risultati dei cinque tavoli tematici dedicati a organizzazione, formazione, sicurezza, antincendio boschivo e prospettive future.
In totale sono stati 52 i volontari che hanno preso parte ai lavori, per un impegno complessivo di oltre 180 ore distribuite in più di 50 riunioni tra il 2024 e il 2025.
Ogni gruppo ha affrontato questioni operative e strategiche, condividendo esperienze e proposte per rendere il sistema regionale sempre più coeso, moderno e capace di rispondere alle nuove sfide legate alla gestione delle emergenze.
Il metodo di lavoro, basato sulla rappresentanza territoriale e sulla partecipazione diretta dei volontari, ha rappresentato un passo importante verso un modello più inclusivo e condiviso. Le associazioni specialistiche, grazie al proprio contributo tecnico, hanno favorito una maggiore integrazione con i gruppi comunali, rafforzando così il concetto di sistema regionale integrato di Protezione Civile.
Tra i risultati finali, ciascun tavolo ha individuato tre priorità operative per migliorare l’efficacia dell’organizzazione: la formazione continua, la sicurezza dei volontari e la definizione di regole più chiare per l’attività sul campo.
Nel suo intervento conclusivo, l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi ha sottolineato come il sistema regionale “si sia dimostrato maturo, responsabile e capace di offrire un contributo fondamentale alla sicurezza e alla coesione sociale”, evidenziando la necessità di proseguire il percorso avviato “rafforzando la formazione, la sicurezza e il coinvolgimento delle nuove generazioni”.
Riccardi ha richiamato inoltre l’importanza del ricambio generazionale e della tutela dei volontari, ricordando che la Regione ha già garantito strumenti economici e coperture assicurative, ma che ora è necessario un intervento statale per aggiornare la normativa nazionale:
“Abbiamo garantito coperture assicurative e strumenti economici per alleggerire il carico su volontari e sindaci. Ora spetta allo Stato fare un passo decisivo: è necessario intervenire sul decreto legislativo 81, che oggi rischia di equiparare impropriamente i volontari e i sindaci a figure con responsabilità non loro. Questo non è accettabile“.
“Confidiamo – ha aggiunto Riccardi – che Governo e Parlamento completino al più presto questo percorso. Ci sono già segnali positivi e dichiarazioni pubbliche che vanno in questa direzione. Non è un tema di divisione politica: senza la protezione civile, questo Paese non sarebbe lo stesso. Non possiamo pensare che chi dedica tempo, passione, competenza e generosità venga considerato responsabile di eventi che possono accadere nell’esercizio delle proprie funzioni”.
Guardando al futuro, Riccardi ha ricordato che il prossimo anno si celebreranno i cinquant’anni dal terremoto del Friuli: “Vogliamo onorare la memoria di Giuseppe Zamberletti e trasmettere alle nuove generazioni l’eredità di una storia che appartiene a tutti noi. È nostro dovere custodire questa esperienza e fare in modo che cresca ancora, come patrimonio vivo delle comunità”.
La giornata si è chiusa con un momento conviviale organizzato dall’Associazione di Protezione Civile APS Dipartimento Solidarietà Emergenze – Federazione Italiana Cuochi FVG, che ha offerto un buffet ai partecipanti, suggellando così la conclusione di un percorso che ha unito competenze, esperienze e visioni in un’unica direzione: una Protezione Civile regionale sempre più forte e partecipata.