Conferenza Stato-Regioni. Discussi i criteri dei lockdown locali, accolta proposta del Friuli Venezia Giulia

Roma – Si è svolta martedì 17 novembre la riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. All’ordine del giorno la discussione delle scelte che determinano il passaggio delle Regioni in una o nell’altra fascia di rischio

La riunione straordinaria era stata richiesta dal Friuli Venezia Giulia, che lo scorso 14 novembre era passata da zona “gialla” a zona “arancione”.

“La proposta della Regione Friuli Venezia Giulia di revisione dei parametri e di modifica del processo decisionale è stata accolta dalla Conferenza delle Regioni. Il nostro obiettivo è quello di avere a disposizione dei parametri immediatamente disponibili da parte delle Regioni, che devono essere il frutto di un confronto con la parte tecnico scientifica sia a livello nazionale che regionale. Confronto che deve essere da supporto per la decisione finale che non può che essere di carattere politico”.

Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commenta così la decisione presa questa mattina a seguito del confronto tra le Regioni italiane, riunite in videoconferenza per discutere delle scelte che determinano il passaggio in una o nell’altra fascia di rischio.

“Chiediamo un passo in avanti in termini di responsabilizzazione sia da parte del Governo che delle Regioni al fine – sottolinea Fedriga – di compiere le scelte migliori per combattere la pandemia e tutelare la massimo la salute dei cittadini”.

“Venerdì (14 novembre, ndr.) – aveva affermato Fedriga nei giorni scorsi ai microfoni della RAI – la ruota della fortuna ha girato e ci ha messo in zona arancione. Intanto mi chiedo se il Governo aveva dati diversi e nuovi sul Friuli Venezia Giulia perché non ce li ha comunicati prima, ad esempio giovedì quando abbiamo emanato la nuova ordinanza. Inoltre voglio evidenziare che i parametri che ci fanno cambiare fascia non riguardano le terapie intensive e i posti letto, ma l’incremento percentuale dei positivi sui tamponi. Ma la nostra incidenza rispetto ad altre zone gialle è più bassa”.

Gli imprenditori delle categorie più colpite nel frattempo premono sulle istituzioni affinché sia fatto tutto il possibile per la tutela del lavoro.

Domenica 15 novembre si è svolta una manifestazione non autorizzata a Roma con centinaia di rappresentanti, che è risultata tuttavia quasi invisibile.

Le categorie sono allo stremo. I dati Confcommercio usciti oggi fanno segnare un calo dell’8% nei consumi di ottobre.

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