Giornata Mondiale della Prematurità, incontro informativo online e iniziativa della Polizia

Trieste – Martedì 17 novembre è la Giornata Mondiale della Prematurità, importante occasione per sensibilizzare sulle problematiche correlate alla nascita pretermine, al fine di identificare azioni comuni per ridurne l’incidenza e il suo impatto sulla salute del neonato.

Nel contesto della Giornata, l’associazione Scricciolo (Associazione genitori di bambini nati prematuri o a rischio – odv) organizza un incontro digitale nel quale proporre alle famiglie alcuni spunti per vivere questi tempi che pongono sfide inedite.

“Quest’anno così difficile – si legge sulla pagina Facebook di Scricciolo – richiede maggiormente di fare squadra, ognuno con le sue caratteristiche ma tutti a sostegno del bene comune, per non lasciare nessuno indietro. Così è nata l’iniziativa #siamotuttinatiprematuri”

“Prendiamoci cura del futuro: insieme per i bambini nati troppo presto”. È questo il titolo del webinar, che sarà trasmesso live sul canale Facebook dell’Associazione, mercoledì 17 novembre a partire dalle ore 18.00.

La serata, realizzata in collaborazione con VIVERE ONLUS, IRCCS Burlo Garofolo Trieste, Jonas Italia, vedrà i saluti di apertura della Presidente dell’Associazione Scricciolo – Serena Bontempi di Roccaspada, del Direttore Generale IRCCS Burlo Garofolo Trieste – Stefano Dorbolò, del Direttore Neonatologia IRCCS Burlo Garofolo Trieste – Francesco Maria Risso e della VicePresidente di VIVERE ONLUS, Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Neonatologia – Monica Ceccatelli Collini.

Interverranno due relatori di grande spessore: il prof. Alberto Tommasini – pediatra immunologo, IRCCS Burlo Garofolo Trieste, che porterà la sua grande esperienza in un intervento dal titolo “COVID 19: da dove veniamo, che cosa abbiamo imparato e dove possiamo andare” e il prof. Aldo Becce – psicoterapeuta Presidente di Jonas Italia, con un intervento speciale dedicato agli aspetti familiari: “La famiglia ai tempi del COVID 19”.

I dati sui nati prematuri

Un neonato su 10 nasce prematuro e purtroppo si tratta di una problematica sempre più attuale e trasversale.

In Italia il 7% del totale dei nati, circa 32.000 all’anno, sono pretermine, cioè vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale.

Questi bambini rappresentano una grande sfida per la neonatologia e per la società, perché la prematurità è una malattia spesso grave e la sopravvivenza è un successo che non si deve dare per scontato.

Sono bambini che nascono immaturi nei vari organi (polmoni, cervello, intestino, cuore), tanto più gravi quanto più il parto avviene in anticipo. Sono fragili ma, allo stesso tempo, sono dei grandi “guerrieri”, come sottolinea la Società Italiana di Neonatologia (SIN), proprio per sottolineare la necessità di un’assistenza adeguata e il potenziamento dei servizi di follow-up.

Il follow up del neonato pretermine

A fare il punto sul follow-up del neonato pretermine, la prima indagine nazionale presentata lo scorso anno all’Istituto superiore di sanità (ISS).

I dati, raccolti grazie alla collaborazione tra ISS, Società Italiana di Neonatologia (SIN) e Società Italiana di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), rivelano che in oltre 85% dei reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) italiani mostrano un quadro complessivo di follow-up neonatale positivo e consolidato, nonostante la carenza di indicazioni specifiche regionali e nazionali: si riescono a seguire più di 50 bambini ad alto grado di complessità all’anno e il follow-up risulta essere garantito nella maggior parte dei Centri Italiani fino ai 2-3 anni di vita.

È importante però considerare che i neonati prematuri sono ad elevato rischio di esiti a distanza (neurosensoriali, cognitivi, respiratori) ed è pertanto necessario un attento monitoraggio dello sviluppo attraverso specifici protocolli di follow-up.

Come rilevato dall’ISS, attualmente, purtroppo solo il 22% delle TIN riesce a prolungarlo fino all’ingresso del bambino a scuola mentre risulta fondamentale assicurare ai bambini nati prematuri continuità assistenziale ed accertamenti ripetuti nel tempo fino all’età scolare. 

Un’altra area di criticità è la strutturazione di un network stabile tra servizi di follow up e con gli altri servizi e professionisti che entrano nel percorso di presa in carico dei bambini che manifestano conseguenze dalla nascita prematura.

Il sostegno della Polizia di Stato di Trieste

In occasione della Giornata, per portare a conoscenza del più ampio numero di persone il problema della prematurità, anche due agenti della Questura di Trieste sostengono la maglietta viola realizzata per l’occasione.

La Polizia di Stato intende in questo modo sostenere l’iniziativa dell’Associazione Scricciolo, che ha distribuito le magliette con il logo dell’Associazione Scricciolo, quello dell’IRCCS Burlo Garofalo di Trieste e l’indicazione SERGIO 420 gr, il nome di battesimo e il peso estremamente ridotto di un bimbo che è riuscito a sopravvivere.

Con questa foto la Polizia di Stato cerca di fare squadra. Uno scatto che vuole essere un grido di speranza. Per non lasciare indietro mai nessuno. Quindi, #siamotuttinatiprematuri e #scricciolo2007

Per ulteriori informazioni:  www.scriccioloassociazione.org

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