Coronavirus, morti in regione + 25% tra marzo e aprile, da maggio in poi situazione migliora

Trieste – In Friuli Venezia Giulia tra gennaio e maggio 2020 si sono registrati 6.767 decessi, 485 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+7,7%). Se si considerano solo i mesi di marzo e aprile, l’incremento a livello regionale è stato pari a +25,2%; in provincia di Trieste la crescita è stata del 48,5%.

Come già noto, nell’area giuliana si sono registrate oltre la metà delle morti attribuite al Covid-19 in regione.

Lo rende noto il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo che ha rielaborato i dati diffusi dall’Istat con focus sul Fvg.

Se si confrontano i dati del 2020 con la media dei cinque anni precedenti (periodo 2012-2019) l’aumento risulta più attenuato e pari a +3,5%, ossia 227 decessi in più. Il dato di maggio (-150 decessi) è pari al -12,5%. Da ricordare che, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, le morti attribuite al Covid-19 in regione sono state 113 a marzo, 176 ad aprile e 44 a maggio.

Nel più recente rapporto predisposto da Istat e Istituto Superiore di Sanità vengono date due spiegazioni in merito alla minore mortalità complessiva registrata nel mese di maggio 2020 rispetto agli anni precedenti. Da una parte l’impatto del Covid-19 ha probabilmente causato, nelle persone con condizioni di salute già molto compromesse, l’anticipazione delle morti che sarebbero comunque avvenute nel breve periodo. Inoltre, può essere ipotizzato che in alcuni casi il Covid-19 possa essere solo una concausa del decesso, non la causa principale, e che pertanto non abbia un impatto diretto sulla mortalità complessiva.

Il contesto nazionale

I dati diffusi dall’Istat, relativi ai primi cinque mesi di quest’anno, sebbene siano ancora provvisori, permettono di osservare gli effetti della pandemia di Covid-19 sulla mortalità a livello nazionale e locale. In Italia nel periodo gennaio-maggio 2020 si sono registrati quasi 323.000 decessi, 38.315 in più rispetto agli stessi mesi del 2019 (+13,5%). L’incremento relativo al bimestre marzo-aprile, quando si è diffusa l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, è pari a quasi 47.000 decessi in più (+42,9%). A maggio si è tornati su valori in linea con l’anno precedente, l’incremento è stato solo di 192 unità (+0,4%). Si può ricordare che, secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, le morti attribuite al Covid sono state circa 12.400 a marzo, 15.500 ad aprile e 5.400 a maggio. Se si confrontano i dati più recenti con la media del periodo 2015-2019, si ottengono dei risultati sostanzialmente analoghi, che confermano la significativa discontinuità rilevata tra marzo e aprile 2020 rispetto al passato.

Prosegue il calo della popolazione

Si può infine evidenziare che la popolazione regionale, in base ai dati delle anagrafi, continua a diminuire: da 1.211.357 residenti registrati alla data del 1 gennaio a 1.208.551 di fine maggio. Prosegue dunque la dinamica negativa iniziata sei anni fa, quando gli abitanti in Fvg avevano sfiorato quota 1.230.000. Sono infine in lieve contrazione le nascite tra i residenti: da 2.936 nel 2019 a 2.922 nel 2020 (-0,5%).

Nota metodologica

I dati dei bilanci demografici 2019-2020 sono ancora provvisori, quelli definitivi saranno pubblicati dopo il completamento delle operazioni di riallineamento statistico con le risultanze dell’edizione 2019 del censimento permanente, avviato l’8 ottobre del 2018. L’adozione di una nuova metodologia ha portato anche al ricalcolo della popolazione residente al primo gennaio 2019, per effetto delle operazioni di riconteggio dei flussi demografici. A partire dal bilancio demografico del 2019, infatti, i flussi relativi alla popolazione residente (nati, morti, iscritti e cancellati) vengono conteggiati per data di evento e non più di registrazione, sulla base dei microdati acquisiti da ANPR (l’Anagrafe nazionale della popolazione, che è il risultato del processo di digitalizzazione centralizzata delle anagrafi) o trasmessi dai Comuni. Questo diverso metodo di calcolo può comportare delle lievi differenze nei livelli dei flussi rispetto alle serie storiche precedenti.

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