Dieci lavoratori irregolari scoperti dalla Guardia di Finanza nel pordenonese, sanzioni per oltre 150mila euro
Pordenone – Dieci lavoratori “in nero” sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza nel corso di controlli effettuati su più fronti nel territorio provinciale. Le verifiche hanno interessato settori diversi, dall’agricoltura alla ristorazione, passando per le attività fieristiche. Le sanzioni amministrative complessive contestate ammontano a un massimo di 152.100 euro, mentre sono state proposte due sospensioni di attività per violazioni gravi.
I controlli, condotti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Pordenone, hanno portato alla scoperta di sei braccianti – tre cittadini moldavi e tre rumeni – impiegati senza regolare contratto in un vigneto della zona dell’avianese. I lavoratori erano impegnati nella potatura delle viti per conto di un imprenditore di origine rumena, che non aveva inoltrato la necessaria comunicazione preventiva al Centro per l’Impiego. Nei suoi confronti è stata proposta la sospensione dell’attività, oltre a sanzioni per un massimo di oltre 100.000 euro.
Nel corso della manifestazione “Naonian Tattoo e Motor Expo”, tenutasi alla Fiera di Pordenone, i finanzieri della Tenenza di San Vito al Tagliamento hanno individuato due lavoratori italiani impiegati irregolarmente: uno come tatuatore e l’altro nel servizio di somministrazione alimenti e bevande. Anche in questo caso sono state contestate sanzioni pecuniarie.
Sempre i militari sanvitesi, in un intervento distinto, hanno riscontrato la presenza di due camerieri italiani senza contratto in un ristorante di Fiume Veneto. Superata la soglia prevista per l’impiego di personale non regolare, è stata proposta anche in questo caso la sospensione dell’attività commerciale.
Secondo i dati forniti, dall’inizio dell’anno le Fiamme Gialle del Friuli Occidentale hanno identificato 91 lavoratori in nero e 42 irregolari. I datori di lavoro sanzionati sono 73, mentre le proposte di sospensione inoltrate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro ammontano a 31.
L’azione della Guardia di Finanza prosegue con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme in materia di lavoro e di contrastare ogni forma di sfruttamento, tutelando al contempo le imprese che operano nel rispetto delle regole.