Domenica quattro operazioni di recupero del Soccorso Alpino e Speleologico regionale

Udine, Pordenone – Il Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia ha effettuato quattro operazioni di soccorso nella giornata di domenica 17 settembre: tre in Carnia ed una nel Pordenonese.

Tarvisio (Ud)

La stazione di Cave del Predil è intervenuta assieme alla Guardia di Finanza e all’ambulanza su attivazione della Sores in tre occasioni nel pomeriggio, sul Lussari e ai Laghi di Fusine.

Nel primo caso una donna di Klagenfurt è scivolata sulla pista sopra Malga Lussari, non distante dalla cappella, fratturandosi una caviglia. È stata raggiunta dai soccorritori, imbarellata, caricata sul fuoristrada e condotta a valle in telecabina per essere visitata dai sanitari dell’ambulanza. Ha poi preferito recarsi in ospedale in Austria.

Nel secondo intervento, un cittadino austriaco ha accusato un malore, rimanendo sempre vigile, poco sopra i Laghi di Fusine nel primo tratto di stradina che va al Rifugio Zacchi. È stato evacuato in ambulanza dopo esser stato raggiunto e imbarellato dai soccorritori.

Rigolato (Ud)

Nei pressi di Rigolato, sopra Piani di Vas, una donna di Udine è caduta procurandosi una sospetta frattura scendendo dal Rifugio Chiampizzulon verso Piani di Vas in una delle scorciatoie che permettono di tagliare i tornanti della strada. Raggiunta dai soccorritori, da quelli della Guardia di Finanza e dai Vigili del Fuoco, è stata consegnata all’ambulanza.

Aviano (Pn)

Tra le 20 e le 23.30 circa la stazione di Pordenone del Soccorso Alpino è andata a recuperare due giovani rimasti bloccati sulla cima del Monte Colombera (2066m) a causa della scarsa visibilità e del buio sopraggiunto. La Sores ha attivato la stazione dopo la chiamata dei due escursionisti veneti, del 1988 lei, del 1993 lui, al Nue112.

I soccorritori, nove persone, tra cui anche due sanitari,si sono portati in quota prima con il furgone e poi con 40 minuti di cammino hanno raggiunto la cima. i ragazzi non avevano una torcia ma solo la luce del cellulare e probabilmente avevano iniziato la loro escursione tardi per poi rimanere bloccati in cima dalle nuvole basse e poi dal sopraggiungere del buio. I ragazzi hanno segnalato ai soccorritori la loro posizione mentre vedevano le loro torce frontali avvicinarsi alla cima.

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