Droghe sintetiche: i Carabinieri fermano quattro “insospettabili”, uno è di Trieste

Trieste – I Carabinieri del Nucleo Operativo di Bologna hanno scoperto e sgominato una rete di trafficanti di droghe sintetiche.

L’indagine è nata dalle segnalazioni partite dai locali notturni bolognesi e ha portato al fermo di quattro persone, a seguito delle perquisizioni domiciliari: un bolognese di 48 anni, con precedenti di polizia, un cosentino di 38 anni, con precedenti per spaccio, un triestino di 43 anni e un 52enne di Parma, questi ultimi entrambi incensurati.

Al momento, per il triestino è stato emesso un divieto di dimora a Bologna, per altri due sono stati disposti gli arresti domiciliari e per un terzo gli arresti.

Si tratta di “insospettabili”, lavoratori e imprenditori, che “arrotondavano” vendendo GHB, la cosiddetta “droga dello stupro” ed altre droghe: cocaina, mefedrone e pentedrone. Un quantitativo che immesso sul mercato avrebbe fruttato quasi 150mila euro.

Nell’operazione, iniziata il 5 dicembre e conclusasi ieri, sono stati sequestrati 3,3 litri di GHB: 3 litri al triestino, 170 ml al cosentino, 106 ml al parmense e 15 ml al bolognese.

Il GHB è l’acido gamma-idrossibutirrico, incolore e insapore. Sono sufficienti un paio di gocce (2 ml) per produrre effetti simili all’ecstasy, ovvero disinibizione, aumento della sensibilità al tatto, diminuzione dell’ansia, predisposizione all’apertura verso l’altro, riduzione della capacità di reagire alle aggressioni e alle violenze.

La sostanza viene versata nel bicchiere di una eventuale vittima per approfittare della sua condizione psicofisica: da qui il nome “droga dello stupro”.

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