Enrico Calesso è il nuovo direttore musicale del Teatro Verdi di Trieste

In occasione della presentazione al pubblico della Stagione Sinfonica della Fondazione Lirica e di Balletto Giuseppe Verdi di Trieste, il sovrintendente Giuliano Polo ha annunciato la nomina del nuovo Direttore Musicale: il maestro Enrico Calesso. travisano, 48 anni, si è formato a Vienna con Uroš Lajovic,  e attualmente impegnato a Würzburg, in Germania, dove concluderà il suo incarico alla fine di dicembre per iniziare con il nuovo anno la sua avventura teresina.

Il pubblico e la critica lo hanno molto apprezzato lo scorso anno nella direzione de “I Capuleti e i Montecchi”, nella scorsa stagione, oltre che per aver sostenuto la prova sinfonica nel secondo in cartellone concerto con Gibboni al violino.

Il musicista e filosofo – si è laureato di Filosofia Teoretica a Ca’ Foscari – oltre ad essere stato scelto, dichiara Polo, per l’indiscussa elevatura di musicista, ha maturato una forte esperienza in area germanofona, riuscendo a coniugare l’aspetto artistico alla gestione economica e burocratica dei teatri d’opera.

Nella stagione 2023-24 Calesso chiuderà il calendario sinfonico con il concerto del 22 dicembre dedicato al “Centenario della Coscienza di Zeno”, mentre per l’opera sarà direttore di  Ariadne auf Naxos di Richard Strauss nel prossimo febbraio, attesissimo spettacolo per la regia di Paul Curran.

Il Maestro Enrico Calesso commenta: “Sono molto felice per questa nuova esperienza che mi si apre oggi perché lavorerò in un teatro che è parte integrante della storia Mitteleuropea con importanti e naturali legami verso le aree culturali di lingua tedesca e slava.

Sarà mio preciso impegno, insieme alla dirigenza e a tutte le maestranze artistiche del teatro, pensare ad una programmazione chiara in questa direzione, lavorando affinché il teatro Verdi si rafforzi sempre più come centro di attrazione della sua ampia area geografica di riferimento e sono convinto che la mia lunga esperienza in Germania ed Austria mi metta nella condizione migliore per questa nuova missione.

Inoltre, consapevole che la sensibilità delle giovani generazioni è molto cambiata, la grande sfida di tutti noi sarà suscitare l’interesse del nuovo pubblico attraverso la programmazione senza peraltro snaturare il repertorio”

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi