Eredità e successione, quali obblighi e diritti

Pensare alla dipartita propria o di una persona cara non è certamente uno degli aspetti più gioiosi e prioritari da prendere in considerazione. Nessuno vorrebbe mai anche solo immaginarlo, eppure, sotto un certo punto di vista, affrontare l’argomento e “farsi trovare preparati” non guasterebbe. Questo vale soprattutto se in ballo ci sono beni da lasciare in eredità ai propri cari o a chiunque stia a cuore.

Il passaggio di proprietà da una persona all’altra, dopo la morte, infatti, non è automatico, a meno che non ci siano eredi legittimi, e soprattutto comporta anche obblighi, adempimenti burocratici e spese, sia da parte di chi lascia in eredità i propri averi sia da parte di chi li riceve.

In linea di massima è possibile ereditare i beni della persona defunta in due modi, per via legittima, tipica dei parenti prossimi (coniuge, figli, fratelli, sorelle, genitori, nipoti e via discorrendo) per via testamentaria, quando è il diretto interessato che riporta all’interno del proprio testamento l’elenco delle persone che dovranno beneficiare delle sue proprietà.

Va detto a quest’ultimo proposito che bisogna sempre tener conto dei diritti legittimi dei parenti, pertanto, la libertà del proprietario è limitata, nell’elaborazione del testamento.

Dal lato di chi riceve poi l’eredità, è necessario compiere alcuni passaggi obbligatori per legge e imprescindibili, per poter disporre a pieno delle proprietà.

Si tratta dell’accettazione dell’eredità, che può essere formale se eseguita con il coinvolgimento di un notaio o tacita se si può desumere da alcuni comportamenti che fanno intendere l’accettazione dei beni.

È doveroso specificare che tra questi, oltre a proprietà e averi, sono inclusi anche i debiti della persona defunta, che passano in automatico agli eredi legittimi.

Altro step doveroso è la dichiarazione di successione da presentare all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso, sia per delega, che direttamente presso gli uffici o anche online.

La successione in alcuni casi può comportare il versamento di una tassa, specie se il valore complessivo dell’eredità supera il milione di euro.

Se non ci sono case in possesso del defunto, il suo patrimonio è inferiore a 100 mila euro e l’eredità passa direttamente ai legittimi eredi, non è necessario presentare alcuna dichiarazione di successione.

Un argomento quindi tanto delicato quanto indispensabile da conoscere, poiché tutti, prima o dopo, ci troveremo nelle condizioni di dover accettare un’eredità da una persona cara.

Può valere la pena dunque approfondire l’aspetto relativo all’accettazione tacita dell’eredità, non sempre chiara e intuitiva da comprendere.

Indubbiamente il web è pieno di informazioni in tal senso, ma è sempre opportuno discernere la validità della fonte e la completezza dei suoi contenuti.

Un’ottima risorsa, che approfondisce in maniera accurata tutti gli aspetti che concernono l’accettazione tacita eredità, si può reperire sul sito dell’agenzia immobiliare online Dove.it.

Scorrendo il contenuto, si può apprendere in modo chiaro quali sono i diversi tipi di accettazione tacita, cosa comporta l’accettazione con beneficio di inventario, ma anche come funziona, come trascriverla, come farla presso un notaio e soprattutto quali costi comporta.

Questo passaggio, infatti, non è privo di costi o tasse e senza dubbio accettare un bene in eredità vuol dire anche incrementare la mole dei propri beni, specie se in ballo ci sono appartamenti, con inevitabili ripercussioni anche in termini fiscali. Pertanto, vale la pena conoscere dettagliatamente tutti questi passaggi, per non farsi trovare impreparati.

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