Falò dell’Epifania: dal Pignarul Grant di Tarcento al rogo sul Tagliamento di Latisana

FVG – Si svolgono tra il 4 e il 6 gennaio in varie località del Friuli Venezia Giulia i festeggiamenti legati alla ricorrenza dell’Epifania.

Diffusa in tutto il territorio regionale, l’antica usanza dei falò epifanici prevede l’accensione di roghi di fieno, legno e sterpaglia.

Tra questi il più spettacolare è il “Pignarul Grant” di Tarcento (Ud), il più grande fuoco epifanico del Friuli da cui, a seconda della direzione del fumo, si traggono gli auspici per l’anno appena iniziato.
Dopo la pandemia, quest’anno l’evento è nuovamente aperto al pubblico. Nel 2021 e 2022 infatti si era svolto in forma ristretta, con accesso a numero chiuso.

Il programma, con evento clou l’accensione del falò (il 6 gennaio alle 19), inizia nella serata del 4 gennaio con la cerimonia di consegna del 68/o Premio Epifania allo storico Ferruccio Tassin, all’imprenditore Giuseppe Toso e alla scrittrice Ilaria Tuti.

Il 5 gennaio, come da programma, è previsto, tra le altre cose, il palio dei pignarulars, mentre il 6 gennaio spazio all’arrivo della befana per i bambini, a una marcialonga tra i pignarui, a un corteo storico e, infine, all’accensione del Pignarul Grant e di tutti i falò della conca tarcentina.

La sera dell’Epifania, come da tradizione, il Vecchio Venerando salirà sul colle di Coia accompagnato da una lunga fiaccolata a illuminare la collina e accenderà il fuoco del Pignarul Grant. La direzione che prenderà il fumo indicherà l’andamento dei prossimi dodici mesi. A interpretare i segni sarà lo stesso Vecchio Venerando.

Tra i principali appuntamenti con i fuochi epifanici ci sono ancora Latisana, con il falò galleggiante sul Tagliamento che sarà acceso il 5 gennaio alle 20.40 in località Pertegada, e il rogo della “Femenate”, un’antica tradizione di origine celtica che si svolge a Paularo (Ud).

Print Friendly, PDF & Email
Condividi