Festival dell’Acqua di Staranzano tanti i protagonisti: da Paolini alla Mannocchi con diverse attività espositive in tutto il territorio

Staranzano (Go) – Continua il Festival dell’Acqua, che coinvolge partner su tutto il territorio regionale, che ha inteso e intende proporre un programma articolato, che spazia tra molti linguaggi per proporre una chiave divulgativa in grado di raggiungere, nella pluralità dei registri, un pubblico ampio e trasversale. Talk scientifici e performance teatrali, percorsi di ricerca e concerti, laboratori ed eventi espositivi, escursioni alla scoperta del territorio e incontri letterari, molte ricerche e laboratori elaborati sin da febbraio con i ragazzi delle scuole: queste le iniziative che hanno caratterizzato la prima edizione e torneranno ad animare il Festival nel 2024, all’insegna della contaminazione tra scienza, arte e creatività.

L’acqua, risorsa non illimitata, costituisce un bene della collettività, un diritto umano universale. E come tale va protetta. È questo il leit-motiv, la linea guida del Festival dell’Acqua di Staranzano, manifestazione di divulgazione scientifica unica nel suo genere, multidisciplinare, che torna per la seconda edizione, a Staranzano e in altri Comuni dell’Isontino, già in corso dal 16 al 19 maggio.

Sabato 18 maggio, approdano al Festival tre ospiti di grandissimo richiamo. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, sarà in collegamento video dalla Cisgiordania, verso la quale è dovuta improvvisamente partire, la giornalista Francesca Mannocchi, autrice di un memorabile reportage sul Bangladesh divorato dall’acqua, indaga sugli aspetti geopolitici dell’acqua, motore di conflitti e migrazioni forzate. La crisi idrica globale, diretta conseguenza di quella climatica, rappresenta infatti una minaccia non soltanto per il pianeta ma anche per la pace, perché il controllo delle risorse idriche produce tensioni nelle aree più vulnerabili del mondo. Non a caso la Giornata Mondiale dell’Acqua 2024 è stata dedicata alla risorsa idrica come strumento di pace.

La sera di sabato, al Teatro di Gradisca d’Isonzo, la vera protagonista è La Fabbrica del Mondo, il progetto fondato da Marco Paolini, Telmo Pievani e altri ricercatori e intellettuali “perché ciascuno possa fare la propria parte nella costruzione di quella grande cattedrale che è il nostro Pianeta”. Il Festival di Staranzano e La Fabbrica del Mondo si incontrano per ragionare, insieme, sull’acqua attraverso la conversazione fra Marco Paolini e la climatologa Elisa Palazzi.

Nel pomeriggio di domenica 19 maggio Massimo Cirri, anima e voce della trasmissione “Caterpillar” (Rai Radio 2), si addentra nei meandri di “M’illumino di meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili ideata nel 2005 proprio da “Caterpillar”, straordinario esperimento di cittadinanza attiva. Torna al Festival dell’Acqua lo storico Angelo Floramo, protagonista del talk L’uomo come microcosmo – Lo specchio dell’Universo nello stupore della meraviglia (venerdì 17 maggio): un cammino esperienziale attraverso le parole del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi (nel segno delle Celebrazioni per gli 800 anni del Cantico, la cui composizione è iniziata nel 1224), in un più ampio riferimento alla cultura di Francesco specchiata in quella del suo tempo.

Diverse le attività espositive, tra cui una mostra dedicata alle microplastiche (Enzo Suma) e al loro ritrovamento e la mostra “Risorgiva. Un ecosistema in estinzione”, inaugurata alla presenza di centinaia di persone, tra cui tanti ragazzi delle superiori (il BEM di Staranzano), protagonisti dei laboratori che hanno portato alla realizzazione della mostra.
Ospite nel piazzale della Biblioteca anche la “Roulotteatro” di Samovar, che presenterà a sette/otto spettatori alla volta una magica storia sull’acqua tra clowneria, poesia e affascinanti marchingegni.

Informazioni complete al sito: www.acquafestival.it

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