I Fuoriclasse al Bobbio con “Io non voglio essere io” per la rassegna matinée dedicata alle scuole

Trieste – In scena al Bobbio mercoledì 31 gennaio alle 11.30 per la sezione “I Fuoriclasse”, rassegna di matinée dedicata alle scuole medie e superiori, lo spettacolo “Io non voglio essere io” della Fondazione Sipario Toscana e La Città del teatro e della cultura, per la regia di Carlo Emilio Lerici.

Sul palco un tema sociale delicato, quello dell’isolamento negli adolescenti e nei giovani adulti che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, anche anni, senza uscire mai di casa, senza nessun contatto con il mondo esterno se non attraverso internet: gli Hikikomori.

In Giappone si parla di oltre 500.000 casi accertati e non sembra essere una sindrome culturale, un fenomeno esclusivamente giapponese, ma qualcosa che riguarda tutti i paesi sviluppati del mondo, compresa l’Italia. Le cause che portano a questo fenomeno possono essere di natura diversa, ma la conseguenza è la medesima: una crescente difficoltà dell’individuo nel confrontarsi con la vita sociale, fino ad un vero e proprio rifiuto della stessa.

L’argomento viene affrontato attraverso una parabola estrema in cui una madre, interpretata da Livia Castellana, si immedesima nel figlio, vittima del fenomeno. Sul palco una parete divide il protagonista di questa storia dal mondo esterno e vi sono pochi oggetti che fanno parte della sua vita di volontaria reclusione: un computer connesso a internet, un pallone da calcio, una pallina da tennis, un cuscino… Un protagonista assente poiché rifiuta un contatto con il mondo esterno. In scena c’è solo sua madre che prova a raccontare, che prova a capire cosa passa nella testa di suo figlio. Per farlo prova a immedesimarsi in quella condizione nella quale lo ha visto cadere. Sino a diventare lei stessa il ragazzo isolato.

Interpretandone i pensieri, i gesti, i frammenti dei discorsi e dei litigi, reali o solo immaginati. Perché nell’isolamento, nel momento in cui l’unico contatto con il mondo esterno avviene via internet, e quindi in “virtuale”, il reale e l’immaginario si sovrappongono, sino a non riuscire più a distinguerli. Forse questa storia potrebbe non essere mai accaduta, o forse è accaduta in parte, o ancora è accaduta tante volte. Conoscerla potrebbe essere uno strumento per riconoscere tra le persone che amiamo un Hikikomori.

Prossimo appuntamento il 22 marzo con “Alterati” della Compagnia Prometeo, le vicende di diversi personaggi e delle loro dipendenze, chi dall’alcol, chi dalle droghe, o dal sesso, o dal gioco, raccontate attraverso le parole dell’unico personaggio positivo all’interno dell’umanità perduta rappresentata: l’elettricista comunale di un quartiere periferico e degradato. Teatro dei Fabbri ore 11.30.

Per partecipare al concorso “Il Fuoriclasse” scrivere la propria recensione degli spettacoli della rassegna I Fuoriclasse a contrada@contrada.it. Il regolamento è indicato sul sito nella sezione dedicata.

Biglietti unici per i matinée 8 euro.

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