Guerra in Ucraina, rischio radioattività: l’ARPA FVG intensifica i controlli

FVG – Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Fortissime le preoccupazioni per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente dell’Ucraina Zelensky come un atto di “terrore nucleare”.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) tuttavia afferma che “nessun reattore è stato colpito e non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente”.

L’ARPA FVG, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha intensificato già da sabato 26 febbraio il monitoraggio dei radionuclidi in aria nella propria stazione, situata a Udine, per accertare che non ci sia rilascio di radioattività che potre giungere anche nelle nostre terre.

Le attività sono svolte in collaborazione con ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione) che è il punto di allerta nazionale.

Tutti i rilievi finora eseguiti non evidenziano alcun innalzamento della radioattività in aria rispetto ai valori di fondo naturale.

Le misure sono effettuate al Centro regionale di radioprotezione (CRR) di ARPA FVG e al momento si è intensificato il controllo in continuo della radiazione gamma in aria e il controllo delle polveri totali sospese (particolato atmosferico).

Le misure dell’irraggiamento in aria sono pubblicate giorno per giorno sulla pagina web http://www.arpaweb.fvg.it/ri/gmapsri.asp (cliccare il segnaposto della stazione di Udine).

Ad oggi, non è stata evidenziata alcuna presenza di radionuclidi artificiali al di sopra della minima attività rilevabile.

Anche la mappa europea (consultabile qui: https://remap.jrc.ec.europa.eu/Simple.aspx) non rileva anomalie.

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