Il Consiglio regionale del FVG approva la Nadefr 2026 con i voti del Centrodestra
La nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale (Nadefr 2026) è stata approvata ieri dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Si tratta del primo atto finanziario della sessione ad arrivare al voto e, come prevedibile, ha visto una netta spaccatura: sostegno compatto da parte dei Gruppi di Centrodestra, mentre tutte le forze di Opposizione hanno espresso voto contrario.
Il relatore di minoranza, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), aveva già definito la Nadefr «infarcita di frasi assolutamente generiche, quando invece dovrebbe entrare in una programmazione autentica e non che naviga a vista», ribadendo in Aula le critiche già avanzate nelle fasi precedenti dell’esame.
Osservazioni analoghe sono arrivate da Andrea Carli (Pd) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia–Civica Fvg), che hanno contestato in particolare la scelta della Maggioranza di introdurre direttamente in Aula un emendamento sulla denatalità, destinando una parte significativa delle risorse del documento al contrasto del calo demografico. Per i due esponenti di Opposizione, un tema così rilevante dovrebbe essere affrontato in Commissione e inserito organicamente nel Documento di economia e finanza regionale (Defr), considerato lo strumento principale della programmazione.
Di segno opposto la posizione del relatore di maggioranza, Markus Maurmair (FdI), che ha difeso sia la struttura del provvedimento sia l’intervento sulle politiche familiari. Ha ricordato come la Giunta abbia scelto di destinare 139 milioni di euro a natalità, sostegno alla famiglia e occupazione femminile, definendoli «argomenti da sempre cari al Centrodestra».
Con l’approvazione della Nadefr si è aperta la strada alla discussione dei successivi documenti finanziari che compongono la manovra regionale 2026, in corso oggi e domani.

