Il Premio Terzani 2025 va alla memoria dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza

Udine – Per la prima volta nei suoi ventuno anni di storia, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani non verrà assegnato a un’opera letteraria, ma sarà dedicato alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza a partire dal 7 ottobre 2023. Lo ha annunciato Angela Terzani Staude, presidente della giuria del premio promosso dal festival vicino/lontano di Udine in collaborazione con la famiglia Terzani.

La decisione, definita “eccezionale per un tempo eccezionale”, intende rendere omaggio a oltre duecento operatori dell’informazione – giornalisti, fotoreporter, tecnici – che hanno perso la vita nel tentativo di documentare dall’interno la guerra in corso nella Striscia. Secondo la giuria, si tratta del tributo più alto mai pagato nella storia dal giornalismo, un prezzo che spesso ha coinvolto anche le famiglie delle vittime.

«Erano tutti giornalisti palestinesi – ha ricordato Angela Terzani – perché la stampa internazionale è stata da subito tenuta fuori da Gaza. Quello che sappiamo oggi, lo dobbiamo al loro coraggio». Secondo la motivazione ufficiale, l’intento di questi cronisti era impedire una narrazione unilaterale, e proprio per questo sarebbero divenuti bersagli dell’esercito israeliano, in aperta violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa.

La serata conclusiva del Premio, in programma sabato 10 maggio alle 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, sarà interamente dedicata a loro. Saliranno simbolicamente sul palco per ricevere il riconoscimento due giornalisti dell’emittente Al Jazeera, Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout. Entrambi hanno subito lutti profondissimi: Al-Dahdouh ha perso moglie, tre figli – tra cui un collega giornalista – e centinaia di amici e parenti. Ciononostante, hanno continuato a lavorare per documentare la realtà della guerra, con determinazione e senso del dovere.

Durante la serata interverranno anche il giornalista Marco Damilano, volto di “Il Cavallo e la Torre” su Rai3 e recentemente nominato presidente della giuria del Premio Luchetta, e la storica e saggista Paola Caridi, tra le principali esperte italiane di Vicino Oriente e vincitrice del Premio Kapuściński 2024.

Il Premio Terzani, assegnato in passato ad autori come Sally Hayden, Ai Weiwei, Zerocalcare, Colum McCann, Amin Maalouf, Franklin Foer, Domenico Quirico, è nato per dare voce a chi si confronta con i grandi temi del nostro tempo con sguardo aperto e profondo, in linea con il pensiero del giornalista e scrittore Tiziano Terzani. In questa edizione, la giuria ha scelto di onorare chi ha incarnato fino in fondo la responsabilità del raccontare, pagando con la vita il diritto/dovere di informare.

Le opere letterarie candidate al premio saranno comunque segnalate durante la serata, con particolare attenzione a quelle dedicate al Vicino Oriente.

 

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