“The Middle Ground Between Light and Shadow” personale della fotografa statunitense Ellen Goodman alla Galleria d’arte Prologo di Gorizia

Gorizia – Venerdì 7 gennaio alle 18, alla Galleria d’arte Prologo di Gorizia, verrà inaugurata la mostra “The Middle Ground Between Light and Shadow” (La terra di mezzo tra luce e ombra), personale della fotografa statunitense Ellen Goodman, vincitrice del premio Sergio Scabar 2020. L’iniziativa è l’ultimo evento post festival di Fotografia Zeropixel, manifestazione dedicata alla fotografia ai sali d’argento, che nel 2020 ha avuto come filo conduttore il tema “Body/Corpo” e ha proposto, su diverse sedi, oltre 250 immagini realizzate da più di un centinaio di fotografi internazionali.

“The Middle Ground Between Light and Shadow”, un riferimento alla serie televisiva antologica di Rod Serling “The Twilight Zone” (Ai confini della realtà), esplora una serie di idee “fantascientifiche” e porta un originale contributo fotografico che racconta ciò che sta “tra il visibile e l’invisibile”, quella zona grigia individuata dai fisici quantistici.

La mostra invita lo spettatore a considerare curiosità e possibilità dell’immaginazione, finzioni che un giorno potrebbero diventare realtà. La serie di fotografie presentata è stata creata sperimentando con l’acqua, la nebbia e la luce, cercando di catturare uno scorcio della magia che avviene intorno a noi, ma che spesso non si vede. “Ombra e luce non sono un continuum, sono piuttosto una storia di oggetti illuminati nel corso del tempo – scrive Goodman -. Le ombre non esistono senza la luce, mentre l’oscurità è semplicemente il suo contrario. La mia visione per questa mostra è stata allora di esplorare la regione intermedia: il divario, l’ignoto misterioso che fosse tiene unito il tutto. E’ come una specie di lettera d’amore a mia figlia e a mio marito, per ricordare loro che la vita la arricchiamo meditando, con reverenza, pensando continuamente a cosa sia possibile”,

Il premio Sergio Scabar è un riconoscimento, alla sua seconda edizione, che viene attribuito dalla giuria, composta da Angela Madesani, Lucia Comuzzi Scabar e Michele Smargiassi,  a un autore che abbia saputo incarnare lo spirito del grande artista isontino, tra i principali interpreti della fotografia italiana contemporanea.

L’accesso agli spazi è consentito, come da normativa vigente, previa presentazione del Super green pass. La mostra sarà visitabile a ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 fino al 21 gennaio 2021.

Organizzato da Associazione Acquamarina, Fotografia Zeropixel nel 2020 ha ampliato ancora le sue collaborazioni internazionali, con nuove partnership prestigiose al di qua e al di là degli oceani – con l’associazione Gabinete fotográfico di Puebla (Messico), l’associazione 120Love di Tokyo (Giappone), la Galerija Fotografija di Lubiana (Slovenia) – che si aggiungono a quelle consolidate con la Biblioteca Statale Stelio Crise” di Trieste, la Grin Gallery di Umago (Croazia), e, in Italia, con il Circolo Culturale Fotografico Carnico, l’Associazione Fotonomia di Firenze che organizza anch’essa un festival fotografico analogico, l’Associazione Silver Age, l’Associazione Prologo, l’Associazione Leali delle Notizie, lo Spazio d’arte trart, l’Associazione TriesteAltruista e RDT Radio Station di Trieste. Fondato da Annamaria Castellan, Massimiliano Muner e Michela Scagnetti, il festival si avvale della conduzione artistica di Ennio Demarin e viene realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Credito Cooperativo di Trieste e Gorizia, in coorganizzazione con il Comune di Trieste, Comune di Tolmezzo, Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori e con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia.

 

 

 

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