Incidenti stradali in aumento: l’ACI Trieste chiede più azioni concrete per la sicurezza

Trieste – La città torna a fare i conti con le tragedie della strada. La morte della giovane ricercatrice milanese Marta Giannelli, travolta mentre attraversava sulle strisce in via Fabio Severo lo scorso 12 settembre, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana.

Secondo i dati ACI-Istat, nel 2024 nel Comune di Trieste si sono verificati 809 incidenti stradali in area urbana, con un bilancio di 8 vittime. Si tratta di un incremento significativo rispetto al 2023, quando i sinistri furono 721 e i morti 3.

Di fronte a questo scenario, l’Automobile Club di Trieste richiama l’attenzione sulla necessità di rendere la sicurezza un tema centrale delle politiche urbane.

«La mobilità ha bisogno prima di tutto di sicurezza – ha dichiarato il presidente Riccardo Novacco – e di più azioni concrete di prevenzione e sensibilizzazione tra cittadini, scuole, trasporti pubblici e realtà associative».

Tra le proposte avanzate, spicca l’introduzione dell’educazione stradale come materia obbligatoria nei programmi scolastici, a partire dalle primarie. L’obiettivo è quello di far acquisire ai giovani comportamenti responsabili fin dall’età scolare. Accanto a questo, l’ACI Trieste sollecita la creazione di un tavolo di lavoro che riunisca istituzioni locali, forze dell’ordine, scuole e parti sociali, per definire strategie comuni, campagne informative e misure operative mirate.

Novacco ha inoltre sottolineato l’importanza del monitoraggio costante: «È fondamentale raccogliere dati, studiare attentamente le dinamiche incidentali e individuare i punti critici, così da stabilire aree di intervento prioritario e verificare l’efficacia delle misure adottate».

Il messaggio è chiaro: la sicurezza stradale non può restare un tema affrontato solo in occasione di singole emergenze, ma deve trasformarsi in un impegno collettivo e duraturo, capace di proteggere la vita dei cittadini e migliorare la qualità della mobilità urbana.

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