Le Alpi Giulie diventano Patrimonio dell’Umanità Unesco

Roma – Il Consiglio internazionale del Programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco ha proclamato due nuovi siti italiani riserve mondiali Unesco: la riserva “Po Grande” fra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, e le Alpi Giulie, in Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto il Ministero dell’Ambiente con un comunicato.

Per quanto riguarda le Alpi Giulie, il comitato Unesco ha messo in luce la specificità del Sito: una collocazione territoriale all’incrocio di tre zone biogeografiche e aree culturali, che ha prodotto una ricchissima biodiversità, e il mantenimento di tradizioni popolari, su cui la riserva intende fondare i propri percorsi di sviluppo sostenibile, anche in una logica transfrontaliera con la confinante e omonima riserva slovena.

“Si tratta – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – di un riconoscimento molto importante per il nostro patrimonio naturalistico. Salgono così a 19 i territori italiani iscritti nelle riserve Mab dell’Unesco quali luoghi unici in cui si concilia lo sviluppo e la tutela della natura e in cui il rapporto tra uomo e ambiente è esemplare”.

“Crediamo fortemente nel Programma Mab dell’Unesco – prosegue il ministro – e anche per questo abbiamo lanciato, un anno fa, in tale contesto, l’iniziativa dei ‘caschi verdi per l’ambiente’, un ‘esercito’ di esperti mondiali che aiuterà i patrimoni naturalistici Unesco ad attuare e implementare le politiche di sostenibilità”.

Anche il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri si è detto felice dei due nuovi siti. “Esprimo  una grande soddisfazione –  ha affermato –  perché parliamo di due siti che hanno svolto un lavoro  eccellente  e meritano questo riconoscimento che fa onore a tutto il nostro patrimonio naturalistico  ed  a tutta l’Italia”

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