Presentata Indagine congiunturale dell’artigianato udinese: imprese perdono oltre 300 milioni

Udine – Nella sede di Confartigianato Imprese di Udine è stata presentata la 30ª Indagine congiunturale dell’artigianato udinese.

Il 2020 ha segnato un forte aumento del numero delle aziende artigiane in provincia di Udine con fatturato in calo, 74% contro il 28% del 2019.

Quanto ai settori, c’è una variazione media del fatturato nel 2020 sull’anno precedente del +18,7% solo per il settore degli impiantisti, mentre gli altri chiudono in contrazione. Pari al -22,5% il dato peggiore, per le imprese del settore benessere e servizi alla persona. In peggioramento anche l’occupazione, decresciuta dell’1,9% rispetto al 2019.

Come ha rilevato il presidente di Confartigianato Friuli, Graziano Tilatti “nonostante per le 13.513 imprese artigiane la perdita di fatturato sia stata stimata per il 2020 in circa 330 milioni di euro, pari a quasi 26 mila euro per azienda, gli artigiani non hanno perso la fiducia nella propria azienda con una percentuale di 7,15 decimi: un dato molto significativo anche a livello nazionale, e che è il più alto dal 2015”.

“Se siamo riusciti a calmierare le perdite e avremo benzina per ripartire lo dobbiamo alla nostra resilienza – ha detto ancora Tilatti -, ma anche alla Regione che ci ha sostenuto con eccezionali ristori, andati ben oltre le sue ordinarie capacità di spesa”.

Il presidente ha poi espresso l’auspicio il comparto possa utilizzare da subito le risorse previste dalla norma regionale Sviluppoimpresa e, rispetto all’ipotesi di nuove restrizioni, ha detto di essere “contrario a continui stop&go, si ponderino le decisioni sulla base di dati certi e poi di prendano le dovute contromisure, senza dimenticare però chi ne fa le spese”.

I ristori della Regione

Per sostenere la tenuta del tessuto produttivo maggiormente colpito dalla crisi e la capacità di rimboccarsi le maniche per ripartire, che non è mai stata smorzata dalla crisi, la Regione ha già assegnato due tranche di ristori, mentre altri 21,6 milioni di euro, ha anticipato Bini, saranno messi a disposizione in questo mese, perchè l’Amministrazione è accanto agli imprenditori e alle loro aziende.

“Il mondo artigiano – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenuto all’incontro – è un esempio di come la nostra gente e la nostra terra sappiano affrontare e superare le difficoltà anche nei periodi più delicati. Diversi comparti di questo importante segmento dell’economia regionale hanno retto alla crisi causata dalla pandemia, con una sostanziale tenuta dell’occupazione (- 1,9% rispetto al 2019) nonostante, in alcuni casi, la forte riduzione del fatturato. Come Regione abbiamo messo in campo ingenti risorse per favorire la tenuta del sistema produttivo nella fase emergenziale, ma nel contempo abbiamo pensato anche alla ripartenza; infatti con la recente approvazione della legge ‘SviluppoImpresa’, predisposta in stretto raccordo con le associazioni di categoria, troveranno attuazione ulteriori strumenti di consolidamento e di crescita anche per le imprese artigiane”.

“Non a caso – ha aggiunto l’assessore – nella riforma dell’economia recentemente approvata abbiamo puntato anche su crescita, sostenibilità, innovazione e digitalizzazione, senza dimenticare la predisposizione di iniziative destinate a favorire la formazione mirata, anche degli imprenditori, per diffondere, ove ve ne sia ancora la necessità, quello spirito di imprenditorialità e la capacità di saper risalire la china che sta alla radice dei risultati di tenuta riscontrati”.

“Inoltre – ha precisato Bini – abbiamo rivoluzionato il settore dell’accesso al credito anche con operazioni legate al micro credito, per assicurare quella risposta in termini di liquidità necessaria a molte piccole e piccolissime imprese per raggiungere i propri obiettivi futuri”.
Nel concludere, l’assessore ha rivolto un sentito ringraziamento sia a Confartigianato Udine per il ruolo svolto nella definizione delle iniziative anti crisi sia agli organismi tecnici della categoria, che si sono adoperati per accelerare le procedure di assegnazione dei ristori.

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