Le proteste non si placano. Presidio “per la libertà” a Trieste e in altre città d’Italia

Da lunedì e per tutta la settimana è stato un susseguirsi di manifestazioni pubbliche di protesta civica contro le strette degli ultimi decreti (dpcm e DL) del governo in tante città d’Italia. Ieri, sabato 31 Ottobre, è stata la volta del “Presidio per le libertà” in piazza della Borsa a Trieste, organizzato dal comitato FVG di Liberiamo l’Italia in collaborazione con un altro “contenitore” sovranista, Marcia della Liberazione. Due realtà che si inseriscono in quella galassia sovranista per la rivendicazione dei diritti costituzionali, per i diritti inalienabili dell’individuo, per la sovranità monetaria, e per lo stop all’emergenza che tanti problemi sta creando a tutto il tessuto socio-economico nazionale.

Hanno parlato davanti a un centinaio di persone tra astanti e curiosi e depositato poi le loro istanze in prefettura. Hanno voluto prendere la parola anche un noto avvocato triestino, un noto medico psicoterapeuta e una fisioterapista, non per farsi pubblicità – come avviene giornalmente nelle trasmissioni mainstream da sedicenti esperti in conflitto d’interessi – ma spontaneamente, per dispensare qualche “consiglio” legale (che, di questi tempi, può essere molto utile) e per rassicurare un po’ i cittadini sulla situazione sanitaria.

Gli organizzatori hanno voluto sottolineare soprattutto la “deriva democratica” in corso, con l’uso e l’abuso di Dpcm e decreti vari, puntualmente saltando i passaggi parlamentari e con misure sempre più ristrettive delle libertà personali, mettendo in guardia tutti i cittadini.

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