L’impegno del CRO per la prevenzione maschile

FVG – Novembre è il mese della prevenzione del tumore della prostata e, più in generale, della prevenzione maschile. Purtroppo, ancora oggi, questo tema rappresenta un tabù. Da anni sono in corso campagne di sensibilizzazione, per aumentare le diagnosi precoci e l’efficacia dei trattamenti, riducendo il numero di decessi.

Nel 2004 è nata la Movember Foundation, inserita nel 2012 nel Global Journal come una tra le cento più importanti ONG del mondo con lo scopo d’incoraggiare gli uomini a indagare sulle possibili familiarità correlate al cancro, adottare uno stile di vita più salutare, diffondere informazioni corrette, sensibilizzare sull’importanza di visite ed esami preventivi e promuovere la ricerca per aumentare l’efficacia dei trattamenti. Il nome Movember è la sintesi di ‘Moustache’ (baffi) e ‘November’; per questo, il simbolo della campagna sono proprio i baffi.

I NUMERI. In Friuli Venezia Giulia, ogni anno si registrano circa 1.100 nuovi casi di tumore alla prostata; si tratta del tumore più frequente nella popolazione maschile. L’età media dei pazienti è di circa 70 anni, ma il 31% delle diagnosi si riscontra negli Over 75. Si tratta di un tumore guaribile se gestito in modo appropriato, con una sopravvivenza che si avvicina al 100% (tolte le morti per altre cause) quando il tumore è diagnosticato in una fase precoce.
I tumori del testicolo sono, invece, molto meno frequenti – circa 50 casi l’anno – ma si tratta della neoplasia più diagnosticata nei giovani adulti sotto i 40 anni, che hanno una probabilità di guarigione superiore al 95% in questa fascia di età.

La visita urologica rappresenta il primo passo per identificare precocemente le patologie più frequenti (come il tumore della prostata e l’ipertrofia prostatica benigna), ma anche quelle più rare nell’età adulta come il tumore del testicolo (come detto molto più frequente nei giovani). La valutazione urologica, basata su un’accurata analisi dei possibili fattori di rischio e sull’attento esame clinico dei genitali esterni e della prostata, è finalizzata a definire un adeguato percorso di prevenzione.

TEAM MULTIDISCIPLINARE. Per aumentare le possibilità di guarigione è fondamentale avere a disposizione un team di esperti che consenta una diagnosi precisa e una terapia mirata, ma anche una corretta informazione del paziente, che lo renda consapevole del problema e attore protagonista della propria salute.

Da quasi 30 anni esiste un gruppo multidisciplinare interaziendale che coinvolge specialisti dell’Ospedale di Pordenone (ASFO) e del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Il team ha ottenuto la certificazione europea di Prostate Cancer Unit e il Bollino Azzurro, riconoscimento promosso dalla Fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) per identificare i centri che garantiscono un approccio qualificato e multidisciplinare nell’ambito del tumore alla prostata.

Il gruppo è composto da varie figure professionali che interagiscono e definiscono il percorso di cura più adeguato a ogni paziente. Ne fanno parte le eccellenze del CRO (come l’Anatomia patologica, la Radiologia, la Radioterapia, l’Oncologia, la Medicina nucleare, l’Epidemiologia Oncologica e, naturalmente, il Dipartimento di ricerca) e quelle dell’Urologia dell’Ospedale di Pordenone. Questo lavoro di squadra consente ai pazienti non solo di accedere alle migliori terapie ma anche, nella malattia metastatica, a cure innovative e sperimentali.

I passi avanti, in termini di approcci tecnologici (pensiamo alla chirurgia o alla radioterapia robotiche) e di farmaci a disposizione, sono stati fondamentali per migliorare l’offerta terapeutica, consentendo un numero maggiore di guarigioni, con minori effetti collaterali, ma anche un miglioramento della quantità e della qualità di vita nelle forme tumorali metastatiche. Avere a disposizione un team ospedaliero che interagisce con il medico di base risulta cruciale per una presa in carico globale del paziente e per un attento e condiviso follow up.

IMPORTANZA DEI CONTROLLI. Uno dei messaggi fondamentali che gli specialisti CRO e ASFO intendono veicolare è l’importanza di una visita e di un controllo specialistico, in particolare in presenza di sintomi urinari – come difficoltà a urinare, in particolare a iniziare la minzione, o bisogno di urinare più di frequente, dolore quando si urina, sangue nelle urine o nello sperma, sensazione di non riuscire a urinare in modo completo – per individuare e trattare eventuali tumori in fase precoce, con un’ottima possibilità di guarigione.

Continuando a diffondere un messaggio di sensibilizzazione agli uomini, la speranza è quella di arrivare a una presa di coscienza che consenta di avvicinarsi agli enormi passi avanti – in termini di prevenzione, diagnosi precoce e cura – registrati negli ultimi anni per i tumori femminili.

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