Lo scheletro del triceratopo Big John comprato all’asta da un collezionista per oltre 6 milioni di euro

Lo scheletro del più grande esemplare di Triceratopo mai documentato prima al mondo, ribattezzato “Big John” è stato venduto all’asta a Parigi ad un collezionista privato americano per 6,6 milioni di euro. La base d’asta era di 1,5 milioni di euro.

L’aquirente, che è rimasto nell’anonimato, ha superato altri dieci concorrenti, con una gara al rialzo a quattro nella fase finale.

Sta crescendo la moda di acquistare scheletri di dinosauro da parte di collezionisti privati. Ciò provoca un aumento vertiginoso dei prezzi che ne impedisce l’acquisizione da parte dei musei e dei centri di ricerca scientifica.

Come riporta l’agenzia di stampa AGI, nell’ottobre del 2020 un raro scheletro di allosauro era stato venduto sempre a Parigi ad un anonimo per poco più di 3 milioni di euro, il doppio della quotazione.

Chi è Big John

Il Triceratopo – letteralmente “faccia con tre corna” – era lungo circa 7,50 metri di lunghezza totale, di cui 2,62 metri di misura del cranio.

Scavato in un ranch del Sud Dakota negli Stati Uniti, Big John è stato acquisito all’inizio del 2021 dalla Zoic, azienda triestina specializzata, allo stato grezzo, ancora avvolto nelle camice di gesso che ne custodiscono le ossa, per essere pazientemente analizzato, estratto e riportato letteralmente in vita dal team della ditta triestina, un’eccellenza di livello internazionale, che opera da anni nella ricostruzione di enormi esemplari di animali preistorici.

L’assemblaggio dei reperti del dinosauro e il montaggio completo dell’enorme scheletro sul supporto in acciaio che lo sorregge nella posizione finale era stato ultimato a luglio di quest’anno.

L’enorme bestione cornuto, esemplare erbivoro con le tre corna e la testa corazzata, è uno degli ultimi dinosauri a comparire prima della grande estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, oltre 65 milioni di anni fa.

Caratteristica distintiva del cranio dei triceratopi è proprio il grande collare osseo, una vera e propria corazza, e le tre corna, due sopra gli occhi e un terzo corno, più piccolo, sul muso, sopra le narici. Contrariamente alle corna di altri animali, costituite da cartilagine o cheratina, e quindi più fragili, le corna dei Triceratopi erano vere e proprie estroflessioni ossee che offrivano una maggiore resistenza nelle situazioni di scontro fisico, contro qualunque rivale: cosa che lo rendeva una delle specie più temibili. Si immagina che uno dei suoi principali antagonisti, a lui contemporaneo nell’ultima epoca dell’Era dei dinosauri, fosse l’altrettanto famoso Tirannosauro.

Nella fase di ricostruzione, gli esperti della Zoic hanno rilevato la presenza di una grande ferita, una lacerazione sulla corona ossea dalla quale si è potuto risalire all’evento di uno scontro molto duro e l’incornata in duello da parte di un triceratopo più piccolo.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi