Lo skipper del Maxi Jena accusato di traffico di cocaina rivendica la sua innocenza

Trieste – Lo skipper dell’imbarcazione Maxi Jena, uno tra i favoriti della Barcolana, che era stato tratto in arresto poco prima della regata con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, si è dichiarato innocente e vittima di un caso di omonimia.

Milos Radonjic, cittadino del Montenegro, era stato arrestato in un’azione congiunta della Polizia di Frontiera Marittima e della Squadra Mobile di Trieste in esecuzione di un mandato di arresto internazionale emesso il 15 settembre scorso dal Distretto Est di New York.

Radonjic si trova adesso rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Ud) dove è stato trasferito dal penitenziario di Trieste.

Nel corso dell’interrogatorio davanti alla Corte di Appello di Trieste Radonjic ha detto di essere totalmente estraneo ai fatti.

Le autorità statunitensi invece, lo ritengono un pericoloso boss del clan Kavac, che avrebbe organizzato e tentato tre volte di portare in Europa un carico complessivo di 2.602 chilogrammi di cocaina da imbarcare su una “nave coperta” statunitense proveniente dal Sud America.

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