Maltempo imperversa, allagamenti e smottamenti. Caduti 15mila fulmini. Prosegue allerta meteo

FVG – La saccatura atlantica continua a far affluire verso il Nord Italia correnti sud-occidentali umide e fresche, mantenendo instabilità atmosferica diffusa.Per tale motivo la Protezione Civile ha prolungato l’allerta meteo gialla fino alle 12 di mercoledì 12 giugno.

A partire dalle 12 di martedì 11 giugno numerosi rovesci si sono sviluppati tra la costa e la pianura, concentrandosi soprattutto sul settore orientale. Nelle ultime 6 ore gli accumuli di pioggia più significativi si sono registrati sull’Isontino e sulla bassa pianura udinese: 38 mm a Mariano del Friuli, 34 mm a Gorizia Consorzio di Bonifica, 33 mm a Fornace Lucinico, 30 mm a Gradisca d’Isonzo e a Ruda, 29 mm a Terzo d’Aquileia. Su tutte le altre zone le piogge sono risultate deboli o al più moderate.

Nel tardo pomeriggio e fino alla notte di lunedì 10 giugno, a seguito delle intense precipitazioni localizzate, si erano verificati diffusi allagamenti di strade e scantinati nei Comuni di Maniago, Nimis, Fanna, Aviano, Sequals, S. Daniele del Friuli, Maniago, Rive d’Arcano, Polcenigo, Monreale Valcellina, Rivignano Teor, Ronchis, Pradamano, Torviscosa, Porpetto, Latisana, Sagrado, Cervignano, San Vito al Torre e Grado.

Sono caduti alberi nei comuni di Fagagna, Martignacco, Moruzzo ed Udine; a Grado è crollato un ponteggio e a Moruzzo si è intervenuti per supporto con generatore ad una stalla.

Sono stati registrati caduta massi e smottamenti a Sequals lungo la SR 552 e la strada vecchia per Solimbergo.

Sono stati chiusi per allagamento il guado sul Cornappo a Nimis e un sottopasso a Sagrado e a Ronchi dei Legionari.

Sono pervenute in SOR segnalazioni relative ad allagamenti nel comune di Savogna d’Isonzo, Rive d’Arcano e San Giovanni al Natisone.

Situazione fiumi

Il Fiume Tagliamento all’idrometro di Madrisio è attualmente sopra il livello di guardia, con andamento stazionario, mentre il Fiume Livenza all’idrometro di San Cassiano è sceso sotto il livello di guardia. Sono sopra il livello di attenzione il F. Vipacco a Savogna d’Isonzo, con livello stabile o in leggero aumento.

Celle temporalesche e supercella

A partire dalle 18.30 del 10 giugno una serie di celle temporalesche si sono sviluppate sulla Pedemontana Carnica.

Una delle celle ha assunto caratteristiche di supercella nella zona di Spilimbergo, muovendosi poi verso Udine e portando a rovesci intensi, numerose fulminazioni, raffiche di vento e grandine di piccole dimensioni.

Verso le 20.30 le celle temporalesche si sono organizzate in un sistema a multicella che ha interessato buona parte della pianura Udinese, disponendosi lungo una linea dalle Valli del Natisone fino a Latisana.

In seguito, il sistema si è spostato verso sud-est interessando l’Isontino, la laguna e il Carso. Durante la notte nuove celle temporalesche si sono generate sull’Alto Adriatico e sul Veneto e sono state  trasportate dai venti in quota verso la regione, insistendo particolarmente su bassa pianura Udinese, Isontino, costa e Carso sebbene con intensità inferiori a quelle della sera precedente.

A partire dalle 18 di lunedì 10 giugno i cumulati di pioggia maggiori misurati in un’ora sulla regione sono stati: 54 mm ad Aviano, 54 mm a San Pelagio di Duino – Aurisina, 52 mm a Osoppo, 50 mm a Fossalon, 46 mm a Udine, 45 mm a Palmanova.

Lunedì 10 giugno a partire dalle 12 sono state rilevate circa 15.000 fulminazioni.

Le raffiche massime di vento sono state di 90 km/h a Fagagna e Pradamano, 76 km/h a Trieste, 72 km/h a Udine, 67 km/h a Grado.

Evoluzione

Nelle prossime ore in quota le correnti permarranno sud-occidentali, ancora umide ma progressivamente più fresche. Al suolo un blando minimo di pressione si sposterà dalla pianura veneta all’Alto Adriatico, determinando un temporaneo ingresso di umide correnti di Scirocco sulla costa.

Per tutta la giornata di mercoledì è possibile lo sviluppo di rovesci e temporali sparsi, con piogge localmente intense ad est. Nella notte di mercoledì qualche temporale potrebbe essere forte, specie sulla pianura e sulla costa lagunare.

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