Maltempo in FVG, avanzano i lavori di ripristino: rientro nelle case in tempi brevi a Versa e Brazzano

FVG – Le operazioni di ripristino nelle zone colpite dall’ondata di maltempo del 16 e 17 novembre stanno procedendo a ritmo sostenuto. Lo hanno confermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, intervenuti alla riunione del Comitato regionale per le emergenze. I due amministratori hanno sottolineato come l’impegno congiunto del Sistema di Protezione civile e dei Vigili del fuoco stia permettendo di affrontare in tempi rapidi gli interventi più urgenti.

Per quanto riguarda il rientro degli sfollati, a Versa la situazione potrebbe avviarsi verso la normalizzazione già nelle prossime ore. Per Brazzano, invece, servirà più cautela a causa della frana che ha interessato l’area e che richiede ulteriori verifiche: le famiglie potrebbero rientrare nelle loro abitazioni entro uno o due giorni. Riccardi ha inoltre precisato che, pur essendo previste nuove precipitazioni, queste dovrebbero presentarsi con caratteristiche meno critiche rispetto ai giorni scorsi, imponendo comunque attenzione nella zona rossa.

Per garantire la sicurezza degli edifici evacuati, è stato disposto un rafforzamento della vigilanza, anche grazie alla collaborazione delle associazioni d’Arma. Nel frattempo è stata confermata per venerdì la visita del capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano, che raggiungerà le aree colpite insieme ai rappresentanti regionali per completare la documentazione necessaria alla richiesta di stato di calamità nazionale.

Nel pomeriggio il governatore Fedriga ha effettuato un sopralluogo a Versa e Brazzano, accompagnato dall’assessore Riccardi, dal sindaco di Romans d’Isonzo Michele Calligaris e dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Fedriga ha espresso vicinanza alle persone colpite e ha voluto sottolineare la risposta immediata della comunità locale, ricordando il contributo determinante dei volontari e dei cittadini che si sono mobilitati fin dalle prime ore.

L’obiettivo ora è accelerare il rientro in sicurezza. «Domani aumenteremo le squadre e potremo contare su ulteriori supporti da altre regioni» ha spiegato il governatore, annunciando interventi intensificati sulle abitazioni private e successivamente sulle aree pubbliche, sempre in collaborazione con i Vigili del fuoco.

L’ondata di maltempo ha colpito duramente l’intera regione, con piogge che in alcune aree hanno raggiunto i 200 millimetri. Sono stati registrati allagamenti diffusi, esondazioni, frane e smottamenti tra le province di Udine e Gorizia, con situazioni critiche nella zona dei Colli Orientali, nella Valle dello Judrio, a Palmanova, Manzano, Cormons e in diversi altri comuni. Circa 300 persone sono state evacuate, mentre l’emergenza ha richiesto l’intervento di oltre 200 vigili del fuoco arrivati anche da altre regioni. Tragicamente, si contano due vittime e alcuni dispersi, soprattutto nell’area di Brazzano dove una casa è stata travolta da una frana.

Gravi i danni anche all’agricoltura: oltre mille ettari di terreni coltivati sono finiti sott’acqua, con ripercussioni su cereali, ortaggi e vigneti, oltre a danni a strutture, capannoni e cantine, alcune delle quali con locali interrati completamente allagati.

La dichiarazione dello stato di emergenza regionale ha permesso di attivare tutte le misure necessarie al supporto dei territori. A tale proposito, venerdì mattina, il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano, sarà in visita in Friuli Venezia Giulia.

“Insieme – ha fatto sapere l’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi – raggiungeremo le aree colpite e procederemo a definire tutti gli elementi necessari affinché la Regione possa formalizzare la richiesta di stato di calamità nazionale”.

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