Maltempo in montagna, domenica cinque interventi del Soccorso Alpino regionale

Udine – Pesante il bilancio incidenti di una giornata di maltempo in montagna: ieri domenica 1 agosto sono state attivate ben quattro stazioni del Soccorso Alpino FVG per un totale di cinque interventi di soccorso.

Due interventi hanno interessato la stazione di Udine – Gemona, sono poi arrivati un intervento a Trieste, per una donna con caviglia slogata nei pressi della ciclabile Cottur; un intervento in comune di Moggio Udinese sul Rio Simon per un’altra donna, triestina, slogatasi anch’essa la caviglia; un intervento a Forni di Sopra per recuperare quattordici scout di Padova dispersi sotto un temporale.

Fondamentale nell’ultimo caso l’intervento dell’elicottero della Protezione Civile della Regione Autonoma FVG Elifriulia.

Lusevera (Ud) – Si è concluso alle 4.30 l’intervento di soccorso della stazione di Gemona Udine scattato alle 21 per la richiesta di aiuto di tre escursionisti tra cui un uomo di 74 anni particolarmente in difficoltà per la stanchezza: i tre si erano fermati a quota 1600 metri all’incirca sul Monte Briniza, traversando lungo la cresta del Gran Monte, nelle Prealpi Giulie (Alta Val del Torre). Gli escursionisti erano partiti dalla strada statale che passa per Musi e porta a Passo Tanamea e al valico di Uccea e all’altezza di Musi hanno preso il sentiero 711 che porta alla cima del Gran Monte. Proseguendo in cresta si sono trovati con il sopraggiungere del buio in difficoltà e con una situazione meteorologica in peggioramento con temporali sparsi nei dintorni.

Tre soccorritori della stazione di Udine sono partiti a piedi per raggiungerli lungo lo stesso sentiero mentre dall’altro versante anche due giovani dal rifugio Ana Monteaperta – a circa un’ora di cammino dal punto in cui si trovavano i richiedenti aiuto, a Ovest di Sella Kriz – hanno nel frattempo portato viveri e acqua agli escursionisti, non potendo però rimanere con questi ultimi ad assisterli per dove rientrare al rifugio. Con i tre escursionisti c’era anche un cane, anch’esso in difficoltà per stanchezza. I soccorritori hanno raggiunto i tre escursionisti a piedi e li hanno scortati aiutandoli fino al rifugio per far loro trascorrere la notte li dal momento che non era il caso di affrontare tutto il percorso di rientro per le loro condizioni e per i continui temporali in atto tutt’intorno. I soccorritori sono poi rientrati al furgone alle 4,30.

È arrivata intorno alle 12.30 un’altra attivazione della Sores che riportava a sua volta la richiesta da parte degli escursionisti soccorsi di inviare dei soccorritori al rifugio Ana Monteaperta per accompagnarli a valle perché non se la sentono di scendere da soli. La richiesta è stata messa in valutazione perché non è stato possibile né far decollare l’elicottero della Protezione Civile né inviare una squadra a piedi per compiere l’operazione di “scorta” lungo il sentiero, reso ripido e molto scivoloso dalle piogge. I soccorritori attendono un miglioramento del tempo e nel frattempo hanno consigliato agli escursionisti di attendere al rifugio, che è un luogo sicuro.

Trieste – Tra le 13 e le 14 la stazione di Trieste del Soccorso alpino ha aiutato i sanitari dell’ambulanza a soccorrere una turista belga del 1969 che lungo un sentiero nei pressi della ciclabile Cottur scendendo si è slogata una caviglia non riuscendo più a proseguire. La donna è stata soccorsa il suo arto è stato steccato ed è stata accompagnata all’ambulanza arrivata nei pressi.

Moggio Udinese (Ud) – Si è svolto tra le 15 e le 16 l’intervento della stazione di Moggio Udinese del Soccorso Alpino assieme ai soccorritori della Guardia di Finanza per soccorrere una coppia di triestini che aveva chiamato il Nue112 chiedendo aiuto. I due si erano accampati per la notte con il loro furgone lungo la strada e si erano poi incamminati per fare due passi lungo il Rio Simon quando lei è scivolata a causa della pioggia che ha reso i sassi sdrucciolevoli e si è procurata una forte distorsione alla caviglia che le impediva di camminare. I tecnici hanno raggiunto i due, entrambi del 1980, hanno imbarellato la donna e l’hanno trasportata a spalle fino all’ambulanza che attendeva in strada.

Forni di Sopra (Ud) – Sono stati tutti tratti in salvo i quattordici escursionisti bloccati in quota sulle Alpi Carniche Occidentali grazie ai soccorritori della stazione di Forni di Sopra del Soccorso Alpino. Si trattava di una comitiva di boy scout di Padova. Nonostante le previsioni meteo avverse la comitiva di giovani era partita questa mattina alle 9 da Casera Mediana (Sauris) per raggiungere il bivacco Francescutto a Forni di Sopra perdendo poi la traccia e imbattendosi in un forte temporale sopra casera Chiansaveit, a quota 2100 metri.

Pioggia e vento forte hanno fatto precipitare le temperature mettendo a dura prova le condizioni psico – fisiche dei giovani, di un’età compresa tra i 16 e i 22 anni (due i minorenni presenti nel gruppo). In particolare alcune ragazze erano vicine all’ipotermia, mentre un’altra aveva un problema ad una gamba che non le permetteva di camminare.

La chiamata è arrivata alle 13.40 dalla Sores che ha allertato la stazione di Forni di Sopra e l’elicottero della Protezione Civile. Sei i soccorritori attivati, quattro da Forni di Sopra e due da Sauris, questi ultimi partiti a piedi mentre gli altri quattro sono stati trasportati in quota dall’elicottero fino alla cresta per individuare e raggiungere i dispersi. Una finestra nelle nebbie del maltempo ha fortunatamente consentito il recupero di tutti e quattordici i giovani in elicottero e il loro trasporto a Sauris. L’intervento si è chiuso alle 16.

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