Mentre continua il clima di tensione in Aula, il Consiglio approva misure a tutela della Protezione civile
La seduta del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia del 21 maggio si è svolta in un clima molto acceso, segnato dalle tensioni legate alla crisi politica in corso e alla reiterazione della richiesta, da parte dell’opposizione, di un confronto diretto con il presidente Fedriga.
I consiglieri dell’opposizione hanno sventolato cartelli con la scritta “Premiato poltronificio Fedriga e sofà”. Un atto che il presidente del Consiglio Mauro Bordin ha stigmatizzato, invitando a ritirare i manifestini.
Nonostante la bagarre, l’Aula ha successivamente trovato un punto di convergenza su un tema che tocca in profondità la comunità regionale: la tutela legale dei volontari e dei sindaci impegnati nella Protezione civile.
La mozione Mentil, dal ritiro all’adozione da parte della maggioranza
L’attenzione si è concentrata su una mozione presentata dal consigliere del Partito Democratico Massimo Mentil, ispirata ai fatti di Preone. Qui, nel luglio del 2023, perse la vita un volontario della Protezione civile e, per quell’episodio, il sindaco Andrea Martinis e il coordinatore del gruppo locale Renato Valent sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo. Mentil, nel suo testo, riconosceva il valore dell’operato di entrambi e chiedeva alla Giunta di farsi promotrice, a livello nazionale, di una modifica normativa che escluda responsabilità penali per chi, nell’ambito della Protezione civile comunale, agisce in buona fede e nell’interesse collettivo.
Nonostante l’intento, Mentil ha ritirato la mozione, in linea con la strategia dell’opposizione, che ha deciso di non partecipare al voto per sottolineare la propria sfiducia nei confronti dell’Esecutivo regionale, accusato di essere in crisi e incapace di prendere impegni concreti. A quel punto è stato il capogruppo della Lega, Antonio Calligaris, a fare propria la mozione, sostenuto dai colleghi di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Fedriga presidente. L’assessore Riccardo Riccardi ha espresso il pieno sostegno della Giunta, portando l’attenzione sui contenuti della proposta.
La tutela legale entra nel ddl Omnibus
Riccardi ha ricordato che proprio il giorno precedente l’Aula aveva approvato, all’interno del disegno di legge multisettoriale noto come “ddl Omnibus”, una norma che garantisce la copertura delle spese legali per sindaci e volontari della Protezione civile in caso di rinvio a giudizio per omicidio colposo. Una misura che si applicherà anche al caso di Preone e che d’ora in avanti varrà per tutti i volontari e amministratori coinvolti in attività di emergenza.
Verso una modifica della normativa nazionale
Accanto a questo provvedimento immediato, l’assessore ha annunciato un ulteriore passo in avanti: la predisposizione di una proposta normativa da sottoporre al Governo, con l’obiettivo di modificare il decreto legislativo 81 e rimuovere l’aggravante per chi svolge compiti di Protezione civile. Una volta condivisa con la Conferenza delle Regioni, la proposta potrà essere formalmente trasmessa a Roma e, auspicabilmente, trasformarsi in un nuovo decreto legislativo.
Approvazione unanime della mozione
Nonostante l’assenza dell’opposizione al momento del voto, la mozione originariamente presentata da Mentil è stata approvata all’unanimità dai presenti. Il Consiglio regionale ha così espresso un segnale forte e condiviso a sostegno di chi opera ogni giorno per la sicurezza delle comunità, chiedendo allo Stato norme più eque e chiare per chi si assume responsabilità in situazioni di emergenza.