Metinvest-Danieli, tramonta in via definitiva il sito dell’Aussa Corno per l’acciaieria. Si valuta ora Piombino

Udine – L’impresa siderurgica ucraina Metinvest, già presente in Italia con stabilimenti in Friuli e Veneto, aveva manifestato la scorsa estate l’interesse a realizzare nel nostro Paese una nuova acciaieria con una produzione stimata pari a 2,5 milioni di tonnellate l’anno.

Il luogo individuato dalla Metinvest per l’impianto, da avviare in partnership con la Danieli di Buttrio (Ud), sarebbe stata la zona industriale dell’Aussa Corno, nei pressi di San Giorgio di Nogaro.

In seguito alla ferma opposizione di amministratori locali e dei cittadini, che hanno raccolto circa 24mila firme contro l’impianto, la Giunta regionale ha dato parere negativo al progetto.

Alla base delle proteste dei sindaci e delle associazioni, la fragilità dell’ambiente lagunare immediatamente adiacente al sito e di conseguenza le minacce alla biodiversità e, in seconda battuta, al turismo.

Adesso per l’acciaieria Metinvest-Danieli sembra plausibile l’ipotesi di collocare il nuovo impianto nel sito industriale di Piombino.

La proposta era stata ventilata in occasione del meeting sulle politiche del mare a Trieste, qualche settimana fa, quando il ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso, preso atto della indisponibilità del Friuli Venezia Giulia, aveva dichiarato il proprio impegno nel valutare siti alternativi per l’operazione.

Sono in programma a breve incontri dei vertici industriali Metinvest con la Regione Toscana ed altri interlocutori istituzionali per verificare la fattibilità del progetto in un’area già a vocazione siderurgica come appunto quella di Piombino.

Si tratterebbe di un investimento da circa 2,2 miliardi di euro, in grado di generare – secondo i proponenti – 700 nuovi posti di lavoro.

I sindacati dei metalmeccanici hanno fatto sapere che stanno seguendo con attenzione le trattative e si riserveranno di valutare le ricadute del nuovo impianto.

 

 

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