Rapporto ministeriale sulle Terapie intensive del Friuli Venezia Giulia: opposizione attacca Giunta

Trieste – I gruppi dell’Opposizione in Consiglio regionale hanno organizzato il 24 novembre una conferenza stampa a seguito del rapporto ministeriale sulle Terapie intensive del Friuli Venezia Giulia.

Simona Liguori (Cittadini) ha criticato pesantemente l’operato della Giunta: ”Sconcerta il cortocircuito del presidente Fedriga che da un lato, essendo a capo della Conferenza delle Regioni, collabora quotidianamente con il ministero della Sanità, mentre dall’altro avalla l’operato dell’assessore regionale Riccardi che minimizza le criticità sulla gestione dei posti letto di Terapia intensiva e la relativa gestione del personale, evidenziate dagli ispettori mandati in Friuli Venezia Giulia dal ministro Speranza”.

“Chi lavora nella sanità e da 18 mesi sta dando l’anima nella battaglia contro il Covid – aggiunge Liguori – ha bisogno di sentire concretamente la fiducia delle Istituzioni. Non si può un giorno ringraziare gli operatori e tagliare i nastri, mentre il giorno dopo accusare gli anestesisti di ‘strumentalizzazioni di carattere politico’, soltanto per aver manifestato quelle criticità che poi gli ispettori hanno confermato”.

Nei giorni scorsi sui dati dell’ispezione erano intervenuti il consigliere regionale Andrea Ussai e la deputata Sabrina De Carlo del M5S in una nota congiunta: “Il presidente Fedriga sollevi dall’incarico l’assessore Riccardi o gli ritiri la delega alla salute. Riccardi, attraverso un comunicato, ha affermato come non siano emerse criticità in merito alla gestione dei posti letto di terapia intensiva Covid, tralasciando volontariamente numerose carenze segnalate nel report, che confermano i dubbi che per primi avevamo sollevato già ad aprile sul conteggio e la classificazione dei posti letto, poi rimarcati anche dalle forti dichiarazioni dei professionisti, in particolare dall’Associazione regionale anestesisti”, la quale “a più riprese ha sottolineato come in tutto il Friuli Venezia Giulia siano 24 i posti letto di area di emergenza che non andavano considerati come terapie intensive”.

Anche il consigliere PD Cristiano Shaurli aveva sollevato forti perplessità: “Avevano ragione gli anestesisti e aveva torto Riccardi: questo è il dato di fatto del report ministeriale sulle terapie intensive. In più l’assessore ha tentato di fornire ai cittadini informazioni distorte e addomesticate, ribadendo la sua versione anche di fronte all’esito ufficiale dell’ispezione. Sono fatti gravi, di fronte ai quali non si può far finta di niente, altrimenti si accetta che i cittadini non si fidino più di un pezzo di Istituzioni, si accetta che qualcuno pieghi al consenso la verità su un tema cruciale come la salute pubblica. Ma senza trasparenza non si vince il Covid, e il FVG è più in difficoltà di altri. Davanti a quello che si profila come uno scandalo nazionale valuteremo le iniziative da prendere anche in Consiglio regionale”.

A proposito dell’ispezione, il vice-presidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi aveva affermato in una nota che “dal verbale inviato dal ministero della Salute a seguito dei controlli effettuati questa estate negli ospedali di Palmanova e Gorizia emerge chiaramente che non sono state rilevate criticità per quanto attiene le attivazioni e disattivazione dei posti letto Covid, che risultano essere state regolarmente comunicate. La riqualificazione strutturale del Pronto soccorso dell’Ospedale di Palmanova risulta già programmata”.

Per quanto riguarda la questione dei posti letto di terapia intensiva, “la codifica specifica risale al passato e, in assenza di riscontri negativi da parte del ministero, si è protratta fino a oggi. Si è preso atto di quanto segnalato nel rapporto – conclude Riccardi – e si sta provvedendo ad una compiuta analisi di tutti i flussi ministeriali”.

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