Ronchi dei Legionari, dal 10 al 15 giugno l’XI edizione del Festival di Leali delle Notizie

Ronchi dei Legionari (Go) – Torna a Ronchi dei Legionari la XI edizione del Festival del Giornalismo di Leali delle Notizie, in programma dal 10 al 15 giugno. La manifestazione, presentata ufficialmente il 19 maggio in Municipio, trasformerà per una settimana il centro isontino in un vivace laboratorio di confronto, dibattito e formazione sul mondo dell’informazione, con un programma ampio e articolato che, come da format, non seguirà un unico filo conduttore, ma abbraccerà i principali temi dell’attualità.

L’inizio ufficiale è fissato per il 10 giugno, ma già dal 23 maggio si entrerà nel vivo con le anteprime itineranti di “Aspettando il Festival…”, un ciclo di 18 incontri che toccheranno, oltre a Ronchi, altri nove Comuni dell’Isontino e della Bassa friulana: Aquileia, Doberdò del Lago, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo e Staranzano. Molti appuntamenti saranno pensati anche per le scuole, con eventi in programma al mattino.

Leali delle Notizie ha costruito con cura un cartellone ricco e variegato. Sono previste quattro mostre, due delle quali all’aperto: una a Gradisca d’Isonzo dedicata al fotogiornalismo e una a Ronchi in ricordo di Giancarlo Siani, a 40 anni dal suo assassinio. Sessantadue gli eventi in calendario tra incontri, masterclass e presentazioni editoriali, con la partecipazione di 180 relatori. Il programma completo è disponibile sul sito www.festivaldelgiornalismoronchi.it.

Tra i tanti temi affrontati ci saranno le condizioni del lavoro giornalistico, con un focus sul precariato, il giornalismo investigativo con Sara Giudice e Nello Trocchia, e le implicazioni dell’intelligenza artificiale sull’informazione, che saranno analizzate il 13 giugno da Davide Casaleggio, Claudio Agosti e Vincenzo Frenda.

L’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) proporrà una riflessione sull’umanizzazione della professione attraverso il modello delle “5M”, mentre ci sarà spazio anche per il progetto internazionale S-Info, per la cronaca nera e per il linguaggio della politica, che sarà al centro del confronto tra Brunella Bolloli, Francesco Giubilei, Simona Maggiorelli e Greta Sclaunich, moderati da Francesco De Filippo. Si parlerà anche di comunicazione scientifica e social network.

Il Festival si aprirà con la consegna del premio Leali Young in memoria di Cristina Visintini, giornalista e vicepresidente dell’associazione, scomparsa nel 2021. Il riconoscimento, giunto alla quarta edizione e dedicato agli under 35, quest’anno ha invitato i partecipanti a riflettere su “Guerra e pace”. Nella sezione articoli ha vinto Enrico Rossi con Krajina, 1995–2025: la tempesta che non passa, mentre per i prodotti multimediali si è imposta Lavinia Nocelli con Il limbo dei palestinesi nei campi profughi in Giordania. Entrambi riceveranno un premio di 2.500 euro grazie al sostegno quinquennale della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia e collaboreranno con l’ufficio stampa del Festival.

La chiusura del 15 giugno sarà affidata alla cerimonia del premio in memoria di Daphne Caruana Galizia. L’edizione 2025 renderà omaggio ai giornalisti palestinesi di Gaza e Cisgiordania che hanno pagato un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane, per continuare a raccontare la realtà. A ritirare il riconoscimento sarà Samir Al Qaryouti. Il premio gode ancora una volta del patrocinio del Parlamento Europeo.

Non mancheranno riflessioni sulla drammatica situazione del Medio Oriente. Gianluca Costantini esporrà all’Auditorium di Ronchi, fino al 31 agosto, la mostra Ritratti di giornalisti nel conflitto Israele-Gaza. Domenica 1 giugno sarà presentato il documentario di Al Jazeera Investigating War Crimes In Gaza, alla presenza del regista Richard Sanders. Ancora sul tema, il 15 giugno interverranno Anna Foa, Luciana Borsatti, Nello Del Gatto e Davide Cronin, moderati da Giulia Bosetti.

Il programma affronterà inoltre le guerre contemporanee con Luca Steinmann, intervistato da Paolo Mosanghini, e le esperienze delle reporter di guerra del Novecento grazie a Rosa shocking di Elisa De Zan. L’attivista afghana Jawaher Yousofi racconterà invece la condizione delle donne nel suo Paese dopo il ritorno dei Talebani.

Nello Scavo porterà i partecipanti in Ucraina per raccontare la storia di Volodymyr Sahaidak, mentre il tema di “verità e propaganda” sarà discusso con Francesco Martini, Elena Pasquini, Enzo Passaro e Barbara Schiavulli. Tra gli approfondimenti internazionali ci saranno anche gli Stati Uniti di Trump, con Alberto Bellotto, Matteo Muzio e Gennaro Sangiuliano, il Venezuela, l’Unione europea, le migrazioni, il cambiamento climatico, i femminicidi e la cultura patriarcale. Di quest’ultimo tema si occuperà anche Luciana Castellina, presente sabato 14.

Giustizia, sanità, mafie, storia e memoria collettiva completeranno l’intreccio di argomenti. Verranno ricordati gli 80 anni dalla Liberazione con appuntamenti sull’eccidio di Porzûs, il progetto di Udo Gümpel e Carlo Gentile, Storia di una linea bianca di Alessandro Cattunar e L’infanzia triestina di Pierluigi Sabatti. Si parlerà anche di Nicola Calipari, Matilde Serao, Primo Carnera e delle vicende locali legate al 26 ottobre 1954. L’apertura del Festival sarà affidata ai giovani della Consulta di Ronchi, che intervisteranno il campione paralimpico Matteo Parenzan.

Il Festival offrirà anche momenti di formazione riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti, con la possibilità di ottenere crediti deontologici e formativi, registrandosi online o in loco.

Durante la presentazione, il presidente Luca Perrino ha sottolineato come il Festival rappresenti un’opportunità di crescita culturale per l’intero territorio, capace di creare connessioni tra informazione, sviluppo e turismo. Ha ricordato che, su suggerimento del pubblico, quest’anno il numero di incontri è stato ridotto per valorizzare ogni appuntamento. Il sindaco Mauro Benvenuto ha parlato di un’esperienza che trasforma la città in un “respiro collettivo”, capace di generare senso di comunità attorno alla cultura e alla responsabilità dell’informazione.

Il Festival si avvale del patrocinio del Ministero della Cultura e del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Ronchi, della Cassa Rurale FVG, di PromoturismoFvg, della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e di numerosi partner regionali, nazionali e internazionali, tra cui il Salone del Libro di Torino, le Università di Udine e Trieste, l’Ordine e la Federazione della Stampa, Articolo 21 e molte realtà culturali del Friuli Venezia Giulia. Fondamentale anche la collaborazione con le scuole del territorio, dalle secondarie di primo grado agli istituti superiori.

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