Sequestrati al Porto di Trieste oltre 26 mila articoli pericolosi e contraffatti

Trieste – Oltre 26.000 prodotti tra bigiotteria e giocattoli contraffatti sono stati sequestrati nel Porto di Trieste dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La merce, stipata in due casse mobili provenienti dalla Cina e transitate per la Grecia prima di raggiungere l’Italia via treno, era destinata al mercato tedesco.

Il sequestro è avvenuto durante un controllo mirato alla tutela della salute pubblica e alla lotta contro la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. All’interno di una delle due casse, tra la merce regolarmente dichiarata, sono stati rinvenuti numerosi colli non dichiarati, quindi considerati in contrabbando ai sensi del Decreto Legislativo n. 141 del 25 settembre 2024.

Tra i materiali sequestrati figurano oltre 470 peluche contraffatti raffiguranti il personaggio “Pikachu” del celebre cartone animato Pokémon. L’accertamento della falsificazione è stato confermato dalle perizie tecniche svolte dalla società titolare dei diritti, Nintendo Co. LTD. Assieme a questi sono stati trovati 1.488 articoli di bigiotteria, risultati tossici a seguito di analisi chimiche condotte dai laboratori delle Dogane.

L’attività investigativa ha inoltre portato all’individuazione di un secondo carico sospetto, anch’esso trasportato via treno in una cassa mobile con la medesima origine e destinazione. Il nuovo controllo ha consentito di intercettare oltre 20.000 ulteriori articoli introdotti in contrabbando, tra cui oltre 13.000 reggiseni, risultati contenere sostanze pericolose per la salute.

Il contrasto alle frodi doganali – sottolineano le autorità – rappresenta un presidio essenziale non solo per la tutela del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, ma anche per difendere il mercato da pratiche commerciali sleali e proteggere i consumatori dall’ingresso di merci non sicure o prive di tracciabilità.

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