Soccorso 118, a Palmanova la Sala operativa regionale. In media 600 chiamate e 350 missioni al giorno

Palmanova – Una media di 600 chiamate di soccorso e 350 missioni svolte al giorno sul territorio, con la disponibilità di 46 ambulanze e 4 automediche di giorno (rispettivamente 36 e 6 di notte).
Sono questi i numeri della Sala operativa regionale emergenza sanitaria (Sores), dove 40 operatori – tra cui un direttore medico, un dirigente medico, un responsabile infermieristico e 36 infermieri – coordinano il soccorso sanitario dell’intero Friuli Venezia Giulia.

L’avvio ufficiale della sala è avvenuto il 12 aprile alla presenza della presidente della Regione, Debora Serracchiani, e dell’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca.

La Sala operativa regionale emergenza sanitaria si trova al terzo piano della sede della Protezione civile di Palmanova. Qui vengono smistate ora tutte le chiamate che precedentemente erano di gestione delle centrali operative provinciali del 118.

Quella di mercoledì è stata la presentazione ufficiale dopo un primo periodo di rodaggio, avvenuto in questi giorni: la prima chiamata da utente è stata ricevuta infatti il 29 marzo (prima fase di avvio della sala che ha coinvolto solo le province di Gorizia e Udine), mentre il passaggio definitivo dalle ultime due centrali di Pordenone e Trieste, e quindi la partenza effettiva della centrale unica, è scattata il 4 aprile scorso.

L’investimento complessivo è stato di 5 milioni di euro.

Le caratteristiche innovative del servizio dal direttore centrale Adriano Marcolongo, dal direttore generale di Egas (Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi) Massimo Romano e dal direttore della Sores Vittorio Antonaglia, assieme al coordinatore infermieristico Federico Nadalin.

La prima fase dell’avvio, nel 2016, è stata quella dell’implementazione delle tecnologie, con il rinnovo completo del sistema radio regionale e l’installazione di un nuovo sistema di comunicazione con possibilità di localizzare i mezzi; poi vi è stata la messa a regime del nuovo sistema informatico collegato a barra telefonica, del sistema radio, del sistema di navigazione.

Quindi l’integrazione al Numero Unico Emergenze europeo (NUE) 112 con il passaggio di dati e la geolocalizzazione.

Una parte fondamentale di questa fase ha riguardato la sperimentazione del sistema dispatch, un’intervista composta da domande guida per individuare tipologia e gravità del problema segnalato dal chiamante e definire con oggettività il codice di gravità dell’intervento di soccorso.

Un sistema adottato per la prima volta negli Stati Uniti ed esteso in molti altri Paesi del mondo (in Italia usato già dalla Liguria) che permette più velocità e semplicità di risposta a chi ha bisogno di soccorso subito.

Dopo cinque domande è possibile riconoscere un codice rosso.

Dall’agosto del 2016 sono partire le procedure di assunzione e tutto il personale attualmente in servizio, proviene dalle centrali 118 provinciali con pluriennale esperienza, è a tempo indeterminato e ha seguito un programma di apprendimento per utilizzare gli specifici software.

L’esperienza acquisita nell’attività svolta sul territorio dagli infermieri verrà mantenuta con periodici reinserimenti nelle missioni di soccorso.

Gli operatori lavorano in una sala strutturata in isole, una per le operazioni di risposta alle chiamate di soccorso e una di gestione e invio delle missioni.

Separare queste due fasi permette migliore efficienza al servizio.

I tempi di risposta sono notevolmente ridotti anche grazie al sistema di acquisizione della scheda contatto fornita dal NUE 112 che consente la localizzazione del chiamante e la sua individuazione e ne considera immediatamente l’appropriatezza.

Il direttore Antonaglia ha definito l’avvio della sala “il coronamento di un progetto, coltivato nel tempo con i direttori delle centrali provinciali e con Elio Carchietti, e che questa amministrazione regionale ha concretizzato con tempi definiti”.

Per Antonaglia “è l’opportunità che può far fare un salto di qualità al nostro sistema di risposta alle emergenze: la scelta di attivare il 118 regionale contemporaneamente al NUE 112 è in questo senso lungimirante”, ha affermato il direttore.

Per saperne di più: http://www.protezionecivile.fvg.it/it/numero-unico-emergenze-112

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