Soccorso Alpino impegnato domenica 3 luglio per sette incidenti in montagna

Udine, Pordenone – La giornata – caldissima – di domenica 3 luglio ha visto il Cnsas – Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia impegnato in sette operazioni di salvataggio per altrettanti incidenti in montagna.

Chiusaforte (Ud)
Poco dopo le 17 la stazione di Cave del Predil assieme alla Guardia di Finanza mentre era in corso l’intervento al Mangart, è stata attivata per un altro escursionista, un triestino del 1961, che si era smarrito scendendo da casera Goriuda verso Sella Nevea. Due squadre gli sono andate incontro in due direzioni diverse e l’hanno trovato riaccompagnandolo a valle. L’operazione si è conclusa alle 19.20.
Tarvisio (Ud)
Sotto il Monte Mangart tra il sentiero 517 e il 516 una ragazza si è smarrita dopo essersi attardata rispetto al marito che era con lei. La donna è stata individuata e recuperata assieme a suo marito: entrambi di Lubiana del 1986 e del 1989. I due avevano preso due tracce differenti salendo dai laghi di Fusine e lei si era persa finendo in un punto impervio. Sono stati recuperati entrambi a bordo dell’elicottero della Protezione Civile. Concluso alle 19.15.
Tramonti di Sopra (Pn)
Un uomo del 1956 di Padova si è sentito male lungo il sentiero presso le Pozze Smeraldine. È stato consegnato all’ambulanza dopo che l’équipe di bordo dell’elisoccorso regionale, sbarcata sul posto, lo ha valutato. Si trattava, al contrario di quanto si pensava in un primo tempo, di un probabile colpo di calore. L’uomo era assieme alla moglie. Il coordinamento a terra è stato della stazione di Maniago del Soccorso Alpino.
Barcis (Pn)
Alle 12.20 un cicloescursionista di Pordenone che scendeva in mountain bike in Val Caltea è caduto dopo aver preso una buca impattando violentemente al.suolo. per lui un forte trauma cranico nonostante il casco, frattura ad un arto superiore e altre escoriazioni. È stato prelevato dall’elisoccorso regionale che ha sbarcato sul.posto l’equipe tecnico sanitaria. Dopo averlo imbarellato sul.posto è stato trasportato con l’aiuto di alcuni tecnici delle squadre di terra della stazione di Maniago del Soccorso alpino, condotto a Malga Valli e da qui imbarcato in elicottero dopo ulteriore stabilizzazione per essere portato all’ospedale di Udine.
Chiusaforte (Ud)
Alle 13.30 circa è stata attivata la stazione di Cave del Predil assieme alla.Guardia di Finanza per un uomo scivolato nei pressi del Fontanon di Goriuda in Val Raccolana battendo il.capo. lo hanno trovato sul sentiero che passa dietro la cascata, imbarellato e trasportato in una quindicina di minuti a piedi fino all’ambulanza che attendeva in strada.
Cercivento (Ud)
Poco prima delle 14 è arrivata una richiesta al Nue112 per un malore occorso ad un quarantenne di Sacile nei pressi dei laghetti Zoufplan. L’uomo era molto affaticato e non riusciva a proseguire spaventato per un probabile colpo di calore. Raggiunto dalle squadre di terra, stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e Guardia di Finanza, disponibili con sei uomini in tutto, è stato caricato a bordo dell’elicottero della.Protezione Civile e consegnato all’ambulanza a Tolmezzo.
Sappada (Ud)
Alle 19.20 è scattato un intervento a Sappada in Borgata Lerpa da dove un uomo di nazionalità croata impiegato in un cantiere locale è uscito a fare una corsa e non ha fatto rientro al resort presso cui si appoggia. I suoi colleghi non avendolo visto rientrare e immaginando l’itinerario da lui seguito, sono andati a cercarlo e hanno sentito le sue grida di aiuto, rientrando di corsa a chiamare i soccorsi.
Il ferito si trovava bloccato da una frattura all’interno di una zona di schianti di alberi dalla tempesta Vaia. Cercando di scavalcare uno degli alberi caduti, con un tronco di grandi dimensioni, l’uomo è caduto battendo forte un fianco e procurandosi la frattura di una caviglia. Avendo nella caduta perso anche il cellulare era impossibilitato a muoversi e a chiedere aiuto.
È stata attivata la stazione di Sappada del Soccorso Alpino assieme alla Guardia di Finanza di Tolmezzo, in totale si sono mobilitati undici tecnici in previsione di una eventuale indisponibilità dell’elisoccorso regionale.
Avendo compreso la zona in cui l’uomo si trovava si è cercato di prevedere una eventuale uscita dal dedalo di tronchi e piante con un ferito imbarellato.
Per fortuna tale eventualità non si è verificata. I tecnici comunque si sono portati il più possibile in alto con il mezzo fuoristrada e poi si sono mossi a piedi per coprire una distanza di circa 800 metri, 500 dei quali completamente ricoperti di tronchi caduti da superare con molta attenzione. Una volta raggiunto il ferito, la squadra ha coadiuvato l’équipe dell’elisoccorso, sbarcata con il verricello sul posto, per aiutare a districare il ferito e a imbarellarlo.
L’uomo, sulla trentina, è stato portato direttamente in ospedale. A Sappada era arrivata anche l’ambulanza a eventuale supporto.
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