Udine non voterà il bilancio del Comitato Fir Fvg. Rugby regionale verso la crisi?

Udine – Si terrà sabato 8 settembre la prima Assemblea Ordinaria del neocostituito Comitato Regionale della FIR del Friuli Venezia Giulia.
Nei giorni scorsi è stata inviata alle società regionali la relazione morale ed economica del presidente Claudio Ballico a consuntivo della stagione 2017/18.
La Rugby Udine, che è la prima società in regione per classifiche sportive e numero di tesserati, parteciperà all’assemblea, ma non esprimerà il voto.

Questo il commento del presidente della Rugby Udine Massimo Ferrarin (nella foto): “Il risultato del primo anno di gestione del presidente Ballico vede una perdita, per la prima volta da 4 anni di oltre il 10% di praticanti con un vistoso calo nel mini rugby e la totale assenza di attività nelle scuole.
Non possiamo avallare una gestione con questi risultati.
Vi sono tre società affiliate in meno  rispetto soltanto ad un anno fa  quando eravamo una Delegazione e nessuna attività formativa è stata compiuta dal Comitato.
Se restassero solo il tecnico regionale e L’ impiegato della FIR l’attività proseguirebbe da sola nella gestione ordinaria.
Quando leggo nella relazione del presidente Ballico che per la stagione entrante vuole consolidare ed ampliare gli obiettivi raggiunti mi sembra che non sia stato compreso che stiamo regredendo a fronte della crescita del movimento nazionale.
Se come presidente della Rugby Udine portassi all’assemblea dei soci della mia società questi numeri sarebbe doveroso come minimo chiedere scusa e presentare le dimissioni lasciando che altri proseguano l’attività che non si è stati in grado di portare avanti.
Neppure l’entusiasmo dei neofiti ha aiutato il presidente Ballico. 
Il “partito “ dei pronti al cambiamento ha si determinato un cambiamento, ma , purtroppo , in peggio.
Spiace solo per il lavoro delle società regionali che viene vanificato da questa gestione.
Conclude poi il presidente Ferrarin: “Non possiamo neppure dire dove si svolgerà l’assemblea ordinaria per evitare di incorrere in sanzioni amministrative per avere pubblicizzato una sala da gioco e pure era stato chiesto di utilizzare sedi istituzionali ma neanche questo nostro consiglio è stato accolto ed i risultati si leggono ora nero su bianco.”

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