Una mostra fotografica per restare “Sul fil dal timp” al Museo Etnografico Palazzo Veneziano di Malborghetto

FVG – E’ stata inaugurate domenica 3 agosto alle ore 15.00 al Museo Etnografico Palazzo Veneziano di Malborghetto Passaggi Sul fil dal timp di Ulderica Da Pozzo: un viaggio fotografico tra vecchie e nuove generazioni.

La mostra presenta oltre quarant’anni di fotografie, racconti e interviste di Ulderica Da Pozzo sulle malghe friulane, esplorando memoria, paesaggio e trasformazioni sociali. A completamento, una mostra diffusa in cinque malghe del territorio invita a scoprire il legame tra luoghi, storie e comunità.

Il progetto nasce dal desiderio di proseguire e rinnovare l’indagine avviata da Ulderica Da Pozzo negli anni Settanta, grazie a un lavoro collettivo che ha coinvolto fotografa, ricercatori e documentaristi. In particolare, Border Studio ha affiancato Ulderica nell’intera fase di ricerca, curatela e produzione dei materiali espositivi e video, supportando l’articolazione e la realizzazione del percorso narrativo e visivo della mostra.

La mostra raccoglie materiali prodotti negli ultimi quarant’anni: fotografie, racconti e interviste raccolti da Ulderica Da Pozzo lungo più generazioni.

Si articola in due sezioni: la principale, allestita presso il Museo Etnografico di Malborghetto, e una serie di installazioni diffuse all’aperto in cinque malghe della zona: Malga Zermula, Malga Gerona, Malga Pozôf, Malga Losa e Rifugio Chiadinas.

Le fotografie esposte, stampate su supporti adatti all’esterno, sono accompagnate da testi autografi della fotografa, offrendo ai visitatori un immersione diretta nei contesti e nelle atmosfere delle malghe, in dialogo con il percorso più ampio e strutturato proposto nella sede museale.

Attraverso immagini, scritti e frammenti di interviste in friulano, il percorso espositivo esplora i passaggi generazionali nella gestione delle malghe, il ruolo crescente delle donne nell’imprenditoria montana, il rischio di abbandono di alcune realtà e la trasformazione profonda del paesaggio sociale e ambientale alpino.

Ulderica Da Pozzo, fotografa etnoantropologica, da oltre quarant’anni documenta la vita delle malghe friulane e i cambiamenti socio-culturali delle comunità montane. Le sue fotografie raccontano l’evoluzione delle pratiche produttive, il declino di antichi saperi e la resilienza dei microcosmi familiari che abitano la montagna. Accanto alle immagini, la mostra propone anche frammenti di racconti e interviste in friulano realizzate a partire dagli anni Novanta, che custodiscono le voci e le memorie di generazioni di malgari, molte delle quali oggi non più in vita.

Nel tempo, Ulderica è tornata nelle stesse malghe, diventando una “fotografa di famiglia” per molti gestori, e tracciando un racconto per immagini che attraversa almeno tre generazioni, intrecciando biografie familiari, paesaggio e trasformazioni sociali. La mostra propone uno sguardo su questo patrimonio di memoria e cambiamento, dando voce anche ai nuovi protagonisti dell’alpeggio:  giovani e donne che reinventano il mestiere di malgaro con uno sguardo al futuro.

“Per me fotografare è una magia. La macchina è solo un oggetto, un mezzo. Sono cresciuta in mezzo alla natura. Ho imparato a respirare quest’aria di montagna, a riconoscere i passaggi di stagione, a sentire se cambiava il tempo… Ho sempre cercato di mantenere questa spontaneità. Anzi, credo che una parte del mio cervello non si sia mai sviluppata e mi ha lasciata un po’ bambina.” Ricorda Ulderica Da Pozzo

La mostra, che rimarrà aperta fino al 7 settembre, è visitabile dal martedì alla domenica, con orario 10.30-12.30 e 15.00-18.00, presso il Museo Etnografico Palazzo Veneziano – Via Bamberga 53, Malborghetto (UD) – tel. 0428 64970.

La mostra è parte del progetto “Passaggi nelle terre alte”, promosso da Border Studio S.C. con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Comunità di montagna Canal del Ferro e Val Canale, la Cooperativa Malghesi della Carnia e Val Canale, la Comunità di montagna della Carnia e l’Università degli Studi di Udine – Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società.

 

 

 

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