Via libera notturno in Consiglio alla manovra di bilancio 2026 della Regione FVG

FVG – È stata approvata alle 3.05 di notte, dopo oltre 45 ore consecutive di lavori d’Aula, la manovra finanziaria 2026-2028 del Friuli Venezia Giulia. Il Consiglio regionale ha dato il via libera a maggioranza ai tre disegni di legge collegati al bilancio, con 28 voti favorevoli del centrodestra, 18 contrari delle opposizioni e l’astensione di Marko Pisani (Ssk). La manovra raggiunge la cifra record di 6 miliardi e 518 milioni di euro, superando di circa 300 milioni quella dello scorso anno.

Il presidente dell’Assemblea legislativa, Mauro Bordin, ha guidato una lunga sessione consiliare che ha visto la presentazione di 655 emendamenti e 118 ordini del giorno. Alla fine, 87 ordini del giorno sono stati approvati. Secondo la Giunta e la maggioranza, il bilancio consolida un percorso di crescita e rafforza la coesione sociale, con un’attenzione particolare a famiglie, giovani e sistema produttivo.

Sanità e politiche sociali, la quota maggiore

La sanità si conferma il capitolo più rilevante della manovra, assorbendo il 57 per cento delle risorse complessive. Al comparto Salute, politiche sociali e disabilità sono destinati 3,7 miliardi di euro. Il finanziamento ordinario garantisce i livelli essenziali di assistenza, affiancato da 50 milioni per dotazioni tecnologiche e da un nuovo sistema di premialità e welfare per il personale sanitario, che vale 112,5 milioni nel triennio.

Sono previste risorse specifiche per contrastare la carenza di medici e infermieri, incentivare la formazione e favorire la permanenza in regione. Rafforzati anche gli interventi per l’autonomia delle persone con disabilità, il cohousing per l’autismo, le Case di comunità e il contrasto alla violenza di genere.

Famiglia, lavoro e natalità

Una delle misure della manovra di cui la Maggioranza va più fiera è il Bonus mamma, con una dotazione complessiva di 139 milioni di euro. Dal 2026 è previsto un contributo mensile di 250 euro per il primo anno di vita del bambino, che sale a 500 euro per le madri under 30. Per le giovani donne con redditi medio-bassi è previsto anche un contributo fino a 40 mila euro per l’acquisto della prima casa.

Complessivamente, alle politiche per famiglia, lavoro, istruzione e formazione vanno 260 milioni di euro. Restano finanziate le misure già in vigore a sostegno delle famiglie e delle pensioni minime, insieme agli interventi per le politiche attive del lavoro e l’alta formazione.

Imprese, commercio e agricoltura

Per le attività produttive sono stanziati 199 milioni di euro, con un rafforzamento dell’Agenda Fvg Manifattura 2030 e nuovi fondi per innovazione, accesso al credito e transizione energetica. Al terziario vanno 86,5 milioni, legati al nuovo Codice del commercio e del turismo e alle misure di sostegno per commercio di vicinato, strutture ricettive e promozione turistica.

Il comparto agricolo supera i 121 milioni di euro, con risorse per imprese, consorzi di bonifica, fotovoltaico, tutela del territorio e prevenzione dei danni da fauna selvatica, oltre a nuovi progetti per le aree montane.

Ambiente, infrastrutture e territorio

All’ambiente, energia e sviluppo sostenibile sono destinati 208 milioni, con interventi su dissesto idrogeologico, corsi d’acqua, comunità energetiche e rimozione dell’amianto. Le infrastrutture e il territorio contano su 657 milioni, tra viabilità, logistica, porti, trasporto pubblico locale ed edilizia residenziale e scolastica.

Autonomie locali, cultura e sport

Alle autonomie locali vanno 685 milioni di euro, con risorse per Comuni, enti di decentramento regionale, sicurezza e valorizzazione delle minoranze linguistiche. Cultura e sport beneficiano di stanziamenti dedicati, con nuove misure per la valorizzazione del patrimonio culturale, gli studi d’artista e il sostegno all’impiantistica sportiva.

Il giudizio politico

Le opposizioni hanno espresso un voto contrario, criticando l’assenza di interventi strutturali su ambiente e criticità sociali. Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha invece rivendicato una manovra “con un’idea chiara di sviluppo”, mentre Mauro Bordin ha sottolineato la responsabilità dell’Aula e la visione di lungo periodo del bilancio, orientata alla stabilità sociale e al futuro del Friuli Venezia Giulia.

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