“11 Settembre: Tu dov’eri?” di Fabio Vagnarelli e Francesco Godina alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti

Trieste – Già in scena da martedì 19 aprile “11 Settembre: Tu dov’eri?” di Fabio Vagnarelli e Francesco Godina – che ne è anche interprete – una produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con Suomi, che si pone in connessione frontale e partecipe con il pubblico, resterà in replica fino al 24 aprile alla Sala Bartoli.

È andato in scena per la prima volta, solo per un giorno, in un momento del tutto particolare, “Tu dov’eri?”: in una coincidenza di passato e presente che ha moltiplicato e acceso le emozioni del pubblico. Era lo scorso 11 settembre, alle 14.46 e si faceva “sipario” su uno spettacolo costruito attorno all’attentato al Word Trade Center di New York: nell’ora esatta dello schianto dell’aereo sulla prima torre, a vent’anni di distanza da un evento che ha profondamente scosso molte certezze che improvvisamente – nella vita di ciascuno – hanno iniziato a scricchiolare.

Su questo tema, e scegliendo tagli molto interessanti e singolari, riflettono i due autori, Francesco Godina – che ne è anche il protagonista – e Fabio Vagnarelli, uno degli applauditissimi Oblivion che si è rivelato sensibile e interessantissimo drammaturgo, per lo Stabile regionale è stato coautore anche della recente produzione “Valzer per un mentalista”.

Mentre il mondo seguiva in diretta, alla televisione, sintonizzato alle autoradio, incollato ai siti di notizie una tragedia destinata ad entrare prepotentemente nella Storia e nelle storie di tutti, ecco che il testo chiede – “tu dov’eri?” – ponendosi in connessione frontale e partecipe con il pubblico.

Lo spettacolo però non è un monologo convenzionale: la sua architettura prevede invece  tre personaggi incarnati dallo stesso attore, tre diversi punti di vista su un evento di portata mondiale. Così Francesco Godina è prima un appassionato professore che analizza dal punto di vista accademico il valore del passato, della memoria, del ricordo. Ma poi dà vita ad uno stand-up comedian che guarda alle conseguenze della tragedia con distacco e registra con ironico cinismo le ripercussioni che essa ha prodotto sui newyorkesi. Ed infine c’è la storia di Jack, che il caso ha voluto far nascere proprio l’11 settembre, e che proprio in “quell’11 settembre” del 2001 ha compiuto vent’anni. Jack continua ad abitare a New York e a fare i conti con quell’attentato.

Grazie a un regista – Marco Casazza – in grado di bilanciare la componente narrativa con quella emozionale, “Tu dov’eri?” allora non si percepisce come una commemorazione ma piuttosto come uno sguardo in soggettiva sulla trasformazione del mondo a partire da quel giorno.

«Lavoriamo a uno spettacolo sul lutto come esperienza squisitamente privata e sul bisogno contrastante di condivisione con una comunità» ha spiegato infatti Casazza. «Compito del teatro è parlare delle esperienze umane. La forza di questo progetto è universale: nominando l’11 settembre, tutti abbiamo una storia da raccontare su come quell’episodio si sia “incastrato” nella nostra vita. Per Jack questo assume una valenza molto personale».

Suggestioni eleganti e mai scontate sono donate all’allestimento dal video design curato da Den Baruca, che completa un assieme creativo composto da artisti giovani e versatili, capaci di fondere alla recitazione altri linguaggi e codici attuali, di approcciare il pubblico in modo incisivo ed emozionante. Credendo profondamente in un teatro che cattura e commuove, che trova nella riflessione collettiva il proprio ruolo necessario, contemporaneo, universale.

«Quando abbiamo iniziato a scrivere questo testo, nell’autunno 2019 – raccontano Vagnarelli e Godina – il mondo era in una fase completamente diversa da quelle cha abbiamo vissuto negli ultimi anni. Non si parlava di pandemia, non si respiravano venti di guerra, almeno in Europa. La voglia di indagare il significato profondo della tragedia del World Trade Center ci è venuta ricordando quello che ha rappresentato quell’evento per la nostra generazione. All’epoca avevamo entrambi meno di vent’anni, abbastanza adulti per aver vissuto il sogno di un mondo senza più barriere e nemici, la Guerra Fredda era finita da un decennio ed era forte l’illusione che l’umanità stesse marciando, magari faticosamente ma con una direzione chiara, verso un orizzonte più sereno di quello vissuto da nostri genitori o dai nostri nonni. L’11 settembre 2001 è stato uno schiaffo, una doccia fredda. In quel tragico secondo dell’impatto del primo aereo sulla torre Nord del complesso newyorkese l’illusione si è infranta. C’erano improvvisamente nuovi nemici, nuove guerre da combattere, il mondo ancora diviso tra “noi” e “loro”. Tutto questo amplificato dai mezzi di comunicazione di massa che per la prima volta nella storia ci hanno catapultati direttamente in prima linea trasformando le nostre emozioni ed opinioni in armi da utilizzare nello scacchiere della Guerra al terrore. In questo contesto vive la storia di Jack, un ragazzo come noi, pronto a varcare la soglia della sua vita e ad entrare nel mondo, con la paura e l’entusiasmo di chi ha vent’anni».

Lo spettacolo va in scena alla sala Bartoli alle ore 19.30  venerdì 22 aprile per il cartellone “Scena Contemporanea”; mercoledì, giovedì e sabato la recita inizia alle 21, domenica 24 aprile va in scena la sola pomeridiana dalle ore 17. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala sarà consentito solo ai titolari di certificazione “Super Green Pass” dotati di mascherina Ffp2. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.

 

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