Lella Costa in “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione”: una irresistibile carrellata di donne che hanno cambiato la storia dell’umanità al Teatro Bobbio di Trieste

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Trieste – E’ Lella Costa nello spettacolo “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione”, in scena dal 27 al 30 aprile, alle ore 20.30, domenica alle ore 16.30, al Teatro Orazio Bobbio di Trieste ha rievocare le moltissime donne che hanno cambiato, con piccoli e grandi invenzioni, con il loro coraggio e talento nelle più diverse discipline, la storia dell’umanità e il nostro quotidiano.
Non tutte sono note, non tutte vengono ricordate e raccontate. A rievocarle Lella Costa nel suo “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione”, ispirato a “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini.

Mary Anderson ha inventato il tergicristallo. Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale. Maria Telkes i pannelli solari. Ci sono Marie Curie, Nobel per la fisica, e Olympe De Gouges che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Ci sono Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica italiana; Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas con la sua voce immortale come immortale è il canto poetico di Emily Dickinson, e c’è la fotoreporter Ilaria Alpi. Le sorelle Bell: Vanessa e naturalmente Virginia, la Woolf.

Entrano una dopo l’altra, chiamate con una citazione, un accento, una smorfia, un lazzo, una canzone, una strofa, un ricordo, una poesia, un gemito, una risata. O solo col nome, che a volte non serve aggiungere altro. Entrano ciarlando e muovendo le vesti, mentre in scena si avvicendano i cambi di stagione. Si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante che è lì con loro. Entrano come danzando Anna Politkovskaja, Hannah Arendt, Mae West, Anna Frank, Marlene Dietrich, Artemisia Gentileschi e molte, molte altre, fino a farci girare la testa ed arrivare ad essere più di… cento! Una al minuto.

Tante, eppure non ancora tutte, le valorose che Lella Costa, in uno spettacolo di grande virtuosismo, riesce ad evocare con la voce e con i gesti, invitandole come un gran cerimoniere, ad entrare e ballare con lei. Perchè, come disse magistralmente e per sempre una di loro, Emma Goldman, se non posso ballare questa non è la mia rivoluzione.

Serena Dandini, attraverso il suo testo “Il catalogo delle donne valorose”, e Lella Costa si trovano a convergere all’interno di uno spettacolo teatrale che porta la firma di Serena Sinigaglia. In scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere.

Progetto drammaturgico di Serena Sinigaglia; scrittura scenica di Lella Costa e Gabriele Scotti; scene di Maria Spazzi. Regia di Serena Sinigaglia. Ambientazione sonora di Sandra Zoccolan. Disegno luci di Roberta Faiolo. Cappotto di scena di Antonio Marras e abito realizzato dalla sartoria del Piccolo Teatro. Un progetto a cura di Mismaonda prodotto da Centro Teatrale Bresciano E Teatro Carcano, Partner The Circle Italia.

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276), sulla App gratuita della Contrada e on line sui siti contrada.it e vivaticket.it.

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