Forte temporale a supercella tra Friuli e costa orientale, danni alla vegetazione
FVG – Un violento temporale a supercella, sviluppatosi molto rapidamente, ha colpito nella serata del 16 settembre vaste aree del Friuli, della bassa friulana, dell’Isontino e della costa orientale. Tra le 19 e le 21 il maltempo si è abbattuto con precipitazioni intense, raffiche di vento particolarmente forti, grandine di grandi dimensioni e numerosi danni al territorio. A Visco (Udine) una centralina meteorologica amatoriale ha registrato una raffica record di 136 chilometri orari durante il passaggio della supercella.
L’ondata di maltempo ha costretto i Vigili del fuoco a un lavoro straordinario: tra la sera di martedì e la notte sono arrivate oltre cento richieste di soccorso ai comandi provinciali di Gorizia, Trieste e Udine. Gli interventi hanno riguardato soprattutto alberi caduti o pericolanti, allagamenti e danni a edifici e infrastrutture. A Udine sono state trattenute in servizio dieci unità aggiuntive per fronteggiare l’emergenza: alle 20.30 risultavano già conclusi 29 interventi, mentre altri 30 erano in corso. Numerosi gli interventi anche a Gorizia e Trieste.
Le raffiche di vento hanno abbattuto alberi e rami su strade, danneggiando linee elettriche e provocando temporanei blackout in diverse aree. Si sono verificati smottamenti a Gemona, con massi finiti sulla carreggiata, mentre i sottopassi di via Podgora e via Marsala si sono allagati creando disagi alla viabilità. A Trieste, poco dopo le 21, si è scatenata una violenta grandinata con chicchi fino a tre centimetri di diametro che in pochi minuti hanno imbiancato la città, causando ulteriori danni.
La zona tra Udine e Gorizia è stata interessata da allagamenti diffusi dovuti a piogge torrenziali concentrate in un arco di tempo ristretto. A Lucinico (Gorizia) sono caduti 102 millimetri di pioggia in appena 90 minuti, mentre accumuli superiori ai 100 millimetri sono stati registrati anche in altre località. Le precipitazioni hanno provocato disagi alla circolazione, danni a colture e orti e il sovraccarico di alcuni tratti del sistema fognario, con conseguenti allagamenti urbani.