Debutto con “Le baruffe” per la Stagione al Teatro Bobbio per la regia di Marrazzo
Trieste – “Baruffe”, la nuova produzione della Contrada, debutta domani sera giovedì 16 ottobre alle ore 20.30, al Teatro Orazio Bobbio, e apre la nuova Stagione.
Scritto e diretto da Lino Marrazzo e Eva Maver, lo spettacolo è una rilettura contemporanea e audace del capolavoro goldoniano, “Le baruffe chiozzotte”, qui ambientata nella Trieste degli anni ’30.
Il ritmo comico di Goldoni rimane intatto, ma la parola si adatta al respiro triestino, più ruvido e ironico, fondendo lingue e dialetti in una miscela unica. Le musiche, a cura di Enza De Rose, contribuiscono a trasformare il testo in un vero e proprio “teatro-musicale”, alternando canzoni recitate a brani che ne accompagnano l’azione partendo dalla versione reinterpretata di “Adio Citavecia” di Angelo Cecchelin con incursioni musicali rivisitate dei brani di “Cabaret” come “Wilkommen” di John Kander e Fred Ebb.
L’azione si sposta in questa nuova versione dall’ambiente lagunare di Chioggia al ventre vivo della Città Vecchia di Trieste. L’obiettivo è cogliere l’anima popolare, ruvida e sincera, della città di confine, arricchendo la trama originale con un contesto storico preciso e suggestivo. Le vivaci discussioni tra i personaggi, che nell’originale sono semplici battibecchi d’amore, in questa versione diventano anche il riflesso di un’umanità in bilico tra nostalgia e speranza, a ridosso di eventi drammatici come le leggi razziali e la demolizione del centro storico.
«Baruffe chiozzotte” – spiega il regista Lino Marrazzo – è l’ultima commedia scritta, da Carlo Goldoni, prima della sua interruzione veneziana e frutto anche di un’esperienza avuta durante un suo soggiorno a Chioggia. Nella cittadina di mare rimase colpito dalle baruffe che si generavano nelle piazzette e tra i vicoli. Baruffe quasi sempre scaturite per motivi semplici, battibecchi che si rincorrevano tra le viuzze strette del centro e che mai, veramente, sfociavano in tragedia. Anzi spesso il lieto finale, con un fidanzamento, un matrimonio, una nuova stretta di mano, insieme ad un brindisi corale ne era l’epilogo. Una trama riproducibile in tutte le città di mare e non solo. Un ambientazione quasi universale che ha portato la commedia ad essere rappresentata, con successo, oltre i confini nazionali. Ambientarle a Trieste significa spostare il battito del cuore popolare chioggiotto, così come l’aveva visto Goldoni, nel ventre vivo della Città Vecchia, dove le pietre consumate dalla salsedine conservano ancora oggi il rumore dei passi e delle voci di chi vive di confine, commercio e mare. Un dedalo di viuzze strette, di osterie affollate e cortili dove le lingue si mescolano e l’italiano convive e si fonde dando vita al dialetto triestino, il quale porta con sé secoli di storia ma anche di vita, di amori, liti che tanto rassomigliano alla cittadina veneta. E qui, le “baruffe”, trovano una nuova vitalità — non più soltanto litigi d’amore e di gelosia, ma anche il riflesso di un’umanità sospesa tra nostalgia e desiderio di futuro.»
Il cast è composto tutto dai beniamini di casa, la compagnia della Contrada: Ariella Reggio, Marzia Postogna, Maurizio Repetto, Maurizio Zacchigna, Elena Husu, Enza De Rose, Giacomo Segulia e Omar Giorgio Makhloufi. Le scene e i costumi sono firmati da Andrea Stanisci, mentre il disegno luci è di Bruno Guastini.
Nell’ intreccio di dialetti, culture e salsedine “Baruffe” non è solo uno spettacolo, ma un canto corale alla vitalità del popolo di mare, che, nonostante le difficoltà, continua a lottare, a ridere e ad amare con ostinazione.
Repliche fino al 26 ottobre escluso il lunedì. Giovedì e Venerdì alle 20.30, sabato alle 18.00 e domenica alle 16.30.
La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli studi di Trieste.
Informazioni e programma della Stagione completa al: www.contrada.it Info al 040.948471.

